Sanità, la rivolta dei medici contro la Manovra: "Ennesima presa in giro". Proclamato lo sciopero il 20 novembre
Manifestazione in piazza a Roma di 24 ore di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professioni sanitarie
Medici in corsia
"Manovra deludente". E i medici proclamano lo sciopero nazionale il 20 novembre
Una legge di Bilancio "deludente". È il giudizio senza appello dei sindacati Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up che, confermando la manifestazione in piazza a Roma del 20 novembre annunciata contro le violenze e le aggressioni agli operatori della sanità, "proclamano lo sciopero nazionale di 24 ore nella stessa giornata di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professioni sanitarie ex legge 43/2006".
"Il testo della legge di Bilancio per il 2025 - affermano i rappresentanti dei lavoratori in una nota - conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane e cambia le carte in tavola rispetto a quanto proclamato per mesi. "Non possiamo restare in silenzio dinanzi all'ennesima presa in giro del personale sanitario e dei cittadini, dinanzi alle giravolte del ministero dell'Economia che vanificano gli sforzi del ministero della Salute e al voltafaccia di coloro che lavorano per spingere il personale sanitario ad abbandonare la sanità pubblica", dichiarano il segretario di Anaao Assomed Pierino Di Silverio, il presidente di Cimo-Fesmed Guido Quici e il presidente di Nursing Up Antonio De Palma. La Manovra, incalzano i sindacati, prevede un aumento dell'indennità di specificità medica sanitaria "di 17 euro nette per i medici e 14 euro netti per i dirigenti sanitari per il 2025, 115 euro nel 2026 per i medici e zero per i dirigenti sanitari, mentre nelle tasche degli infermieri arriverebbero per il 2025 circa 7 euro e per il 2026 circa 80 euro, e non va meglio per le altre professioni sanitarie ex legge 43/2006".
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Manovra: Boccia, 'no risorse per sanità con sciopero medici e un caffè a pensionati'
“Analizzeremo la manovra con maggiore attenzione ma a una prima lettura tutte le nostre preoccupazioni sono confermate: dai pesanti tagli agli enti locali a quello sulle detrazioni. Ma soprattutto, nonostante gli annunci, pochissimo per la sanità: 1 miliardo e tre per questo anno e 1 per l’anno prossimo". Così il capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, sulla manovra. "Meno della metà delle risorse richieste dal ministro Schillaci e dallo stesso Giorgetti. Con lo stanziamento più basso di risorse, in percentuale in rapporto al Pil, degli ultimi 15 anni: solo il 6,05. Il primo risultato di queste scelte è lo sciopero del personale del comparto sanità annunciato per il 20 novembre da Anaao, Assomed e altre sigle sindacali. Siamo di fronte ad una manovra senza prospettiva, che non aiuterà il nostro Paese. Con l’aggiunta della beffa per i pensionati con la minima che si vedono regalare un caffè al mese e la presa in giro del fondo per le emergenze nazionali finanziato con una estrazione straordinaria del Lotto e del Superenalotto. Stanno raschiando il barile, senza uno straccio di idea in tema di investimenti e di crescita. Tagli, solo tagli”.