Festival di Trento, molti applausi per Schlein. Sul fisco annuncia battaglia
E sull'alluvione in Emilia Romagna scarica le colpe sulla collega oggi vicepresidente: "Non mi occupavo di ambiente". VIDEO
Schlein a Trento sull'alluvione in Emilia: "Come Pd piena disponibilità ai territori colpiti"
In prima fila Marcegaglia e Melandri. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, protagonista al Festival dell'Economia di Trento intervistata da Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore. La leader Dem, che per la prima volta parla della sua visione economica, scalda la platea. Numerosi e calorosi applausi.
Parlando della tragedia in Emilia Romagna, Schlein, che è stata vicepresidente della regione e assessore al Patto per il Clima, ha detto: "Come Pd stiamo dando piena disponibilità ai territori colpiti e al governo a lavorare insieme con uno spirito unità nazionale, in termini di ristori e di ripristino. Stiamo parlando di un fenomeno di portata mai vista, abbiamo avuto l'esondazione di 23 fiumi e in 4 giorni c'è stat la pioggia che solitamengte si ved in sei mesi. Dobbiamo individuare risorse per imprese e agricoltura, che hanno subito un danno incalcolabile. Le prime stime parlano di 7 miliardi, e abbiamo più di 20mila sfollati, il Pd c'è. C'è anche lavorare a un piano per la prevenzione del dissesto indrogeologico, piaga da tempo. Adesso non è il momemnto della strumentalizzazione politica, serve lavoro trasversale".
Ma Schlein era assessore al Clima... "In Emilia Romagna è stato fatto molto si può fare di più, abbiamo messo in campo 1 miliardo di investimenti con il 72% realizzati, oggi è il momento di semplificare il quadro normativo. C'è anche anche una responsabilità nazionale, serve buona capacità di spesa. C'è stato tanto negazionismo dei cambiamenti climatici. Lavorare tutti insieme a una legge che contrasti il consumo di suolo". Poi alla domanda specifica sulle sue responsabilità in quanto assessore, la segretaria del Pd ha risposto: "Non mi occupavo io di ambiente, ma una brava assessore che ora è vicepresidente".
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Schlein a Trento, la visione economica della segretaria del Pd
"Credo che abbiamo una politica che si è troppo ristretta nel suo orizzonte a inseguire l'hashtag quotidiano, invece vorrei una politica a lunga gittata, che si occupi dei prossimi trent'anni, lunga nel pensiero perché queste sono le sfide cruciali. La crescita del Pil è importante, certo, ma serve uno sforzo per cambiare il modello di sviluppo. Serve anche il Bes. Non serve più soltanto il Pil per misurare il benessere di una società".
"Non basta più il Pil per dare un'idea del benessere sociale di una collettività. Il Pil è una priorità ma bisogna arricchirlo con l'impatto delle politiche sociali. Sul Bes ci hanno lavorato anche le regioni".
"Una delle prime cose che abbiamo deciso di fare con la segreteria è un ciclo di incontro con le parti datoriali. Quando diciamo che dobbiamo accompagnare la transizione ecologica, diciamo che servono competenze e ricerche. Se la politica non guida queste trasformazioni le subiremo. Le subiranno le imprese e le subiranno i lavoratori. Con le imprese abbiamo discusso un grande piano industriale. Una delle direttrici importanti è costruire le filiere delle rinnovabili. Noi come Pd accompagneremo questa transizione. Al governo dico invece di stare a discutere sulle scadenze che l'Ue prevede, anziché lamentarsi delle scadenze, chiediamo più risorse per una transizione che sia giusta".
Secca la risposta su come ridurre il debito pubblico. "L'antidoto migliore al debito pubblico è lo sviluppo economico". Quindi fare impresa? "Evidentemente sì". "La destra si lamenta della direttiva Ue sulle 'case green', ma non chiede più risorse per ammodernare un patrimonio edilizio vetusto. Puntare su politiche di efficientamento energetico - ha aggiunto - è win win: permette di abbassare le bollette e riduce le emissioni climateranti". "Il governo Meloni si è scelto come amici quei Paesi che stanno minando quei principi e quei valori su cui si basa la nostra Unione, come l'Ungheria di Orban".
Preoccupazione per il Pnrr
"Credo che il nostro Paese stia rischiando di perdere una grande occasione, materia di discussione in questi giorni. Siamo estremamente preoccupati sull'attuazione del Pnrr, occasione storica e irripetibile per il nostro Paese. Penso che dobbiamo attrezzarci per stare dentro queste transizioni a testa alta - ha aggiunto dopo aver parlato di transizione demografica e digitale. - E questo lo possiamo fare se coinvolgiamo le imprese, i sindacati, le università, i centri del sapere, i Comuni. Questo per riuscire a indicare alcune strategie e nuove direttrici di investimento. Citavo la transizione demografica e digitale, ma anche quella ecologica è fondamentale"
Battaglia sul Fisco, subito la riforma del catasto
"Servono scelte coraggiose, non scelte come quelle che sta facendo il governo Meloni: pagamenti elettronici, trasparenza. E chi ha di più contribuisca al benessere maggiore dell'intera società. Nel contrasto all'evasione non può mancare la battaglia. E io non la vedo nel governo Meloni. Questo Paese di patrimoniali ne ha già tante e dovrebbe riorganizzarle. Ogni volta che si appiattisce il sistema avvantaggia le fasce più alta e svantaggia quelle più basse. Le tasse bisogna riuscire a farle pagare a chi non le sta pagando. Nei sistemi in cui c'è più trasparenza il sistema sociale è più solido. Parlo di riuscire a ridurre la tassazione sull'impresa e sul lavoro e mentre si riduce bisogna pensare perché la tassazione sulle rendite è così alta rispetto a quella sull'impresa. Per noi il faro è l'equità fiscale e la redistribuzione, a partire con la riforma del catasto in senso più equo. Che la riforma del catasto si debba fare subito ce lo sta dicendo anche l'Unione Europea".
La guerra in Ucraina
"Crediamo ancora nel multilateralismo o non ci crediamo più? Abbiamo una collocazione chiara nel campo occidentale. Abbiamo rapporti con altre potenze importanti, penso alla Cina. Sicuramente l'invasione criminale di Putin dell'Ucraina ha avuto un importante impatto nello scacchiere geopolitico. Vorrei vedere un ruolo più attivo dell'Unione europea. Se non riusciamo a costruire una politica estera comune, credo che ci condanneremo all'irrilevanza nello scacchiere geopolitico. Dobbiamo costruire un nuovo multilateralismo, e dargli più solidità e concretezza. Altrimenti le istituzioni, come l'Onu, rischiano di svuotarsi".
Pd, è normale trovare contestazioni
"E' normale che il Pd che torna nei luoghi del conflitto trovi il conflitto. A Roma mi hanno invitato i ragazzi che erano in tenda davanti all'università, sono andata e abbiamo iniziato una discussione. Sono arrivati due ragazzi che non erano d'accordo sul fatto che c'era il Pd perché il Pd non ha fatto abbastanza. Io ho vinto un Congresso proprio perché il Pd non ha fatto abbastanza, altrimenti una come me non l'avrebbe mai vinto. Ma sono qui per dire che ora inizia una storia nuova".
Lavoro, lasciai il Pd per il Job Act, ora contrastare Meloni
"Uno dei motivi che mi portarono ad uscire dal Pd è stato il Job Act. Per noi la priorità, adesso, è contrastare quello che sta facendo il governo Meloni che nasconde sotto il taglio del cuneo fiscale l'estensione della precarietà. Dobbiamo fare come in Spagna, dove il governo si è seduto con i sindacati e hanno insieme ridotto le tipologie di lavoro precario".
IA, porta benefici che politica deve redistribuire
Sul'intelligenza artificiale e l'impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro "c'è in atto un dibattito internazionale molto bello. Mi appassiona il tema. Da politica dico che l'innovazione tecnologica porta benefici e devono esserci politiche che redistribuiscano quei benefici. Come possiamo accettare che lavoratori e lavoratrici delle piattaforme siano sfruttate a cottimo? Dobbiamo scrivere le nuove tutele del lavoro digitale. Io non sono una luddista, sono una nerd anni Novanta, sono appassionata di tecnologia".
Le dichiarazioni di Schlein a margine dell'intervista al Festival dell'economia di Trento
"Il richiamo dell'Unione europea non può essere ignorato". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein rispondendo a una domanda sul Pnrr a margine del Festival dell'Economia di Trento. "Si tratta - ha aggiunto - di un'occasione unica e irripetibile per il nostro Paese per fare investimenti nella giusta direzione, che possa promuovere un rilancio ma anche la riduzione delle disuguaglianze e come affrontiamo l'emergenza climatica. È un'occasione che non si può perdere".
"Noi abbiamo un problema serio di evasione fiscale da affrontare con strumenti rinnovati. L'incrocio di banche dati digitali è una priorità assoluta. Non è un destino ineluttabile questo. Bisogna fare scelte coraggiose. Sicuramente non bisogna fare scelte come quelle che sta facendo questo governo dalla prima manovra: ulteriori condoni, strizzare l'occhio agli evasori, alzare il tetto del contante. È il contrario di ciò che serve per una riduzione dell'evasione fiscale".