Schlein ko. Biden o Trump, Conte non sceglie e terremota il Pd. E Gentiloni...

Nelle chat dei parlamentari del Pd oggi i messaggi sono tutti su Conte e le sue parole ambigue e sorprendenti da Fazio

Di Alberto Maggi
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Elly Schlein e Giuseppe Conte
Politica

Conte resta "populista", Schlein all'angolo. Gentiloni sempre più vicino alla leadership del Pd

"Semplicemente imbarazzante". Così fonti ai massimi livelli della minoranza del Partito Democratico, che fa capo a Stefano Bonaccini e a Lorenzo Guerini, definiscono le parole di Giuseppe Conte di ieri sera in tv da Fabio Fazio. Il leader del Movimento 5 Stelle non ha saputo o non ha voluto, nonostante le insistenze del conduttore, rispondere alla domanda se preferisca Joe Biden o Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. L'ex premier pentastellato ha tergiversato affermando "con l’uno o con l’altro, se mi trovassi ad avere una nuova responsabilità di governo, cercherei un dialogo. Hanno due approcci ideologici completamente diversi. Uno potrebbe essere più vicino alla sfera progressista e l’altro no. Ma per esempio sulla guerra potrebbero invertirsi le cose".

Si tratta di una vera e propria "bomba" politica destinata a far esplodere il Pd. Elly Schlein sta cercando faticosamente di costruire un'alleanza con i 5 Stelle, come ha fatto ad esempio per le Regionali in Sardegna, ma per un partito di sinistra, ancorato alla socialdemocrazia europea, essere alleato di un movimento il cui leader non sa scegliere tra Biden e Trump "è impossibile", spiegano fonti Dem non solo della minoranza.

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Le elezioni Usa e lo scontro tra Biden e Trump saranno un evento planetario che dividerà il mondo intero e anche la politica italiana. Che Giorgia Meloni e soprattutto Matteo Salvini preferiscano il tycoon non è certo un mistero, ma "Giuseppi" (come Trump chiamò Conte quando era a Palazzo Chigi) se non sceglie nettamente e chiaramente il presidente democratico, malgrado le sue evidenti difficoltà, si conferma in qualche modo ancora agganciato al passato populista di Beppe Grillo. Per intenderci quello che portò il M5s nel 2014 ad allearsi con Nigel Farage, leader della Brexit.

Non solo Bonaccini e Guerini, ma tutto il Pd - dal moderato Dario Franceschini alla sinistra di Andrea Orlando e Roberto Speranza - sono rimasti basiti dall'incertezza di Conte. E nelle chat dei parlamentari del Pd questa mattina i messaggi sono tutti su Conte e le sue parole ambigue e sorprendenti, rilasciate da Fazio. "O Schlein prende nettamente le distanze o viene giù tutto", solo per citare un messaggio. Si tratta dunque di un macigno sul progetto della segretaria Dem che a questo punto troverà molti ostacoli di fronte alla costruzione dell'alleanza con i 5 Stelle. E, in ultima analisi, l'uscita di Conte in tv facilita l'arrivo di Paolo Gentiloni al Nazareno per costruire un'intesa di Centrosinistra chiaramente non populista. O comunque senza le ambiguità di Conte.