Schlein: “La mia figa si riprende". Nel suo libro la sua idea di Sx e del Pd

Nessuno l’ha letto ma nel libro della Schlein c’erano già le linee guida del nuovo Pd. “My pussy grabs back”, l’orizzonte della nuova identità della sinistra

di Antonio Amorosi
Politica

Perché la sinistra perde? Basta leggere il libro di Elly Schlein (pubblicato da Mondadori): scende in piazza per il cambiamento climatico, in Amazzonia, mentre la regione che ha amministrato va a mollo per opere mai fatte. E la sinistra ha finalmente trovato la sua nuova vocazione: la liberazione della figa 

 

Molti hanno detto che Elly Schlein prima di affermarsi deve farsi conoscere. Dopo che la sinistra è stata sconfitta alle ultime elezioni cosa c’è di meglio del suo libro, La nostra parte, 216 pagine pubblicate nel febbraio 2022 che ingiustamente forse quasi nessuno ha letto. 

Elly Schlein “prova a ricostruire il filo che unisce le sfide della sinistra in una visione che manca alla politica”, spiega il lancio pubblicitario dell’opera, “ma che si fa sempre più largo nelle mobilitazioni delle nuove generazioni e nella società”. 


 

Come quando la nostra leader, in un passaggio memorabile, cita il cartello che capeggia, contro il patriarcato, alla Women’s March on London del 2017: “My pussy grabs back”. La mia figa si riprende (la libertà si intende). Un cartello così’ significativo da essere immortalato con parole estatiche in questo capolavoro della letteratura saggistica della sinistra nazionale, che dico nazionale, internazionale, no forse mondiale.

Dopo “Peace e love” e “Yes, we can” oggi il Pd tuona lo slogan “My pussy grabs back”. Argomenti per gli appassionati del tema che aprono orizzonti di gran lunga superiori a categorie fuori moda quali il plusvalore di Karl Marx, il partito comunista come avanguardia del proletariato di Lenin, la rivoluzione culturale di Mao Tse Tung. La sinistra ha finalmente trovato la sua nuova vocazione: la liberazione della figa.

“Viviamo tempi segnati da incertezza sul futuro”, scrive Elly all’inizio del suo capolavoro. “Se le diseguaglianze sono aumentate e la Terra si trova sull'orlo del collasso non è un caso, ma l'effetto di precise scelte”. Le stesse che lei ha fatto per la prevenzione e il riscaldamento climatico in Emilia Romagna?

Questo va chiesto ai romagnoli che in queste ore saranno felici di leggere l’opera con la mano sinistra mentre con la destra spalano il fango.

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Per l’amor di Dio, nel libro vengono narrate anche vicende storiche della famiglia di Elly che depongono a sfavore della frivolezza intellettuale della nostra leader, ma francamente le vette sono altrove. Bisogna leggere molto, molto, assai per arrivarci, non è per tutti la parte più appassionante.

L’opera è un fiume di parole sconnesse con tanti numeri e dati che possono rassicurare il popolo degli indignati, quelli pronti a scendere in piazza per l’Amazzonia, lo sfruttamento nel Ciad, il riscaldamento climatico e la mancanza di partecipazione. Roba praticamente da impiegati che amano il divano di casa.

Poi va sott’acqua la regione dove per due anni ha tenuto la delega sulla prevenzione e il cambiamento climatico e chi ha letto il libro pensa all’Amazzonia, casomai bevendo una birretta in via del Pratello a Bologna, luogo simbolico per la resistenza di Elly e dei suoi amici, come racconta lei stessa nel libro.

"In questo libro utilizzo un linguaggio inclusivo, pertanto spesso troverete lo schwa (ə) per evitare il maschile sovraesteso". Cioè frasi tipo: “E chi fa già parte del ceto politico dovrebbe contribuire a cercare nuovə protagonistə, sostenerlə, aiutarlə a emergere”.

Quindi se tu, uomo, scrivi gli auguri di San Valentino con la e normale, e non ə rovesciata della schwa, attenzione, stai facendo del “maschilismo sovraesteso”!

E poi appelli fondamentali come “Non possiamo lasciare l’internazionalismo ai nazionalisti”. Eh? Che ha detto? Boh!

Ma ci sono anche i nuovi condottieri della rivoluzione: Greta Thunberg e Carola Rackete, mica quei puzzoni di Martin Luther King e Nelson Mandela.

Io amo Elly Schlein quando dice cose tipo: “Da piccola tifavo Milan poi...”. Ha cambiato squadra. “Come si fa a cambiare squadra?”, le hanno chiesto in tv. Schlein: “Beh quando ho capito di chi era il Milan...eh sì”. Cioè del “satanasso” Berlusconi. Schlein con chi pubblica il suo libro? Con la Mondadori. Aiutiamo Elly ad avere l’informazione che la Mondadori è di proprietà di Berlusconi e family. In rete forse l’informazione non si trova.

 

 

 

 

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