Schlein: "Sono qui per rovesciare la piramide. Entro nel Pd in punta di piedi"

La neo candidata a segretario dei dem: "No al partito degli eletti e alle correnti. L'autonomia di Calderoli è secessionista e non mi piace"

Politica

Pd, Schlein: "Non vogliamo sostituire il partito ma rinnovarlo"

Elly Schlein si è iscritta al Pd. La neo candidata per prendere il posto di Enrico Letta alla guida dei dem, ha compiuto ieri il primo passo formale, tesserandosi nella sede della Bolognina, proprio dove Occhetto chiuse l’esperienza del Pci. Tutti seduti in cerchio - si legge su Repubblica - a discutere con la candidata a segretario nel circolo di piazza dell’Unità. "Con grande emozione torno a far parte di questa comunità. Entro in punta di piedi. Non vogliamo sostituire il partito ma rinnovarlo". Poi però, dopo il confronto coi militanti, lo dice: "Costruiamo insieme una svolta". E i tesserati applaudono e completano la frase: "Una svolta di sinistra". Schlein legge il suo discorso scritto a penna su un quadernino rosso come il Libretto di Mao, preso la mattina al congresso Fiom.

"È stata una scelta naturale iscrivermi qui, - prosegue Schlein e lo riporta Repubblica - perché è qui che partecipai dieci anni fa alla mia prima assemblea". Era il 2013 delle larghe intese. "Riabbracciare questa comunità è per me riabbracciare una comunità di affetti. Non ci siamo mai davvero persi di vista". La candidata dice "no al partito degli eletti" — che sarebbe quello di Stefano Bonaccini, con tutti i sindaci ad appoggiarlo — e "no a quello delle correnti" — che però in parte sostengono anche lei, come l’area di Dario Franceschini. "Vorrei che il mio fosse il partito dei militanti. Dobbiamo rovesciare la piramide. No all’autonomia differenziata di Calderoli, che è secessionista".

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