Scontro governo-magistrati, Nordio invia gli ispettori e accelera anche sulla misura per la separazione delle carriere

L'associazione europea dei giudici (Eaj): "Grave attacco all’indipendenza della magistratura"

di redazione politica
Carlo Nordio
Politica

Scontro governo-magistrati, le mossa di Nordio: accelerata sulla separazione delle carriere e ispettori per le chat di Patarnello

Lo scontro tra governo e magistrati non si ferma, l'esecutivo continua ad attaccare i giudici per la decisione di far tornare indietro la nave che trasportava i migranti in Albania e le toghe rispondo: "Non prendiamo ordini dal governo". Ad alimentare lo scontro la riforma della separazione delle carriere di giudici e pm che torna sulla scena. Ieri il termine per gli emendamenti. Ne sono stati presentati 262. "Da fine novembre potremmo essere pronti per l’Aula", auspica il presidente della commissione Affari Costituzionali Nazario Pagano di Forza Italia che preme per accelerare. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Ciriani - riporta Il Corriere della Sera - ipotizza Natale per la prima lettura. All’attacco l’opposizione. Il leader M5S Giuseppe Conte chiede alla maggioranza di "rinunciare alla vendetta contro i magistrati". E contro il provvedimento si è scagliata ieri l’Eaj, l’associazione europea dei giudici, invitando il governo a rinunciare al progetto che configura "un grave attacco all’indipendenza della magistratura, un indebolimento dell’equilibrio dei poteri e una chiara violazione degli standard europei".

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Poi c'è anche il caso delle chat del giudice Patarnello, e su questo argomento il ministro della Giustizia Nordio è stato molto netto. Ha riferito il suo "stupore e, da ex magistrato, non poco dolore" per le parole chattate sulla mailing list dei magistrati di Md dal giudice Paternello riguardo alla premier. "Affermare, - dice Nordio durante il Question Time alla Camera - che proprio perché non ha inchieste giudiziarie a suo carico "è un pericolo maggiore di quello di Berlusconi e dobbiamo porvi rimedio" è una frase di una gravità da prendere in considerazione", ha scandito, annunciando un'ispezione. "I magistrati non devono prendere ordini dal governo", ribadisce il capo Anm Giuseppe Santalucia.

Infine l’allarme di una "sostanziale cancellazione" della Corte dei Conti, lanciato dal sindacato dei giudici contabili. Alcuni emendamenti alla riforma, dicono, "sopprimono le procure territoriali, centralizzano l’esercizio dell’azione erariale, sterilizzano il regime della prescrizione, riorganizzano le sezioni con accorpamenti che snaturano il disegno costituzionale e privano i territori di presidi di legalità, mentre si va verso più autonomia delle regioni".

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