Scontro Mattarella-Meloni, clamoroso: la premier ora valuta il voto anticipato

La leader di FdI teme l'esito del referendum sul premierato. La via d'uscita è tornare al presidenzialismo, ottenendo però prima un largo consenso alle elezioni

di redazione politica
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Meloni e Mattarella e l'Intelligenza Artificiale
Politica

Premierato e dubbi di Mattarella, Meloni adesso valuta il reset totale. Retroscena

Le parole di ieri del presidente della Repubblica Sergio Mattarella non sono passate inosservate a Palazzo Chigi, il Capo dello Stato nel suo messaggio sull'importanza della democrazia e il "no all'assolutismo della maggioranza", ha fatto un chiaro riferimento al premierato, riforma che sta portando avanti con forza Meloni. Ma adesso - in base a quanto risulta a La Repubblica - la premier starebbe cominciando a dubitare di tutto. E anche sulla "madre di tutte le riforme" la leader di FdI è preoccupata (non pentita), teme di mancare l'obiettivo e compattare i suoi avversari. Sostiene in privato di sentire il Quirinale ostile al ddl costituzionale (e ieri ne avrebbe tratto – riferiscono - una nuova, palese conferma). Ha paura di schiantarsi sul referendum, senza neanche portare a casa quello che sognava: un Presidenzialismo assoluto, che attribuisca ancora più poteri a chi comanda.

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Meloni - prosegue La Repubblica - pubblicamente continuerà a dire che tutto procede al meglio (almeno finché non deciderà sul da farsi). Immagina correzioni di rotta per divincolarsi dalla morsa. Senza escludere più alcuno scenario, in queste ore. Compreso quello del reset: elezioni anticipate, nuova legittimazione popolare e, solo a quel punto, una riforma presidenziale senza più ostacoli lungo il cammino. Meloni è tornata dunque in questi ultimi giorni a immaginare un nuovo inizio.

Potrebbe convenire anticipare le elezioni e approvare soltanto dopo il presidenzialismo, a cui seguirebbe comunque il passaggio referendario (anche perché, fallisse la riforma, sarebbe comunque il prossimo Parlamento a scegliere il successore di Mattarella, e la destra ci punta). È una strada che presenta rischi enormi. Significherebbe forzare la mano per uscire dall’angolo. Un nuovo rilancio. Resta il dubbio: minaccia tattica o voglia genuina di riscatto? Forse entrambe le cose. Pesa anche l'isolamento a livello europeo.