Scuola, il governo Draghi si dimentica dei bambini disabili

Bianchi: "Per la prima volta la scuola riapre con tutti i docenti al loro posto". Video. Peccato che...

Di Alberto Maggi
Politica
Condividi su:

"Per la prima volta la scuola riapre con tutti i docenti al loro posto. L'impegno che ci eravamo presi era quello di ripartire avendo tutti i docenti al loro posto. Sono veramente contento di dirvi che questo impegno per la prima nella storia della Repubblica sarà realizzato. Tutti i docenti indicati dal Ministero, saranno al loro posto". Sono le parole utilizzate dal ministro dell'Istruzione Bianchi nel corso dell'audizione alla Camera.

Mascherine in classe, Ricciardi: "Vanno tenute anche se tutti gli alunni sono vaccinati"

"Anche i vaccinati possono, seppur senza conseguenze gravi, avere l'infezione e trasmetterla - ha spiegato a "Morning News" - per cui è opportuno che in luoghi chiusi e affollati vengano rispettati i due parametri del distanziamento e delle mascherine".

Parole che lasciano a dir poco perplessi, anzi fanno proprio arrabbiare, i tanti genitori dei bambini e dei ragazzi DVA (Diversamente Abili). Il ministro Bianchi annuncia in pompa magna che la scuola riapre con tutti i docenti al loro posto, peccato che non sia così. Oggi, martedì 7 settembre, è il secondo giorno di materna in Lombardia (ma il caso riguarda molte aree e scuole del Paese) e il ministero dell'Istruzione non è stato ancora capace di nominare gli insegnanti di sostegno per i bambini DVA, un diritto garantito dalla legge.

"Siamo ancora in attesa delle nomine", rispondono nelle scuole. Quindi se il ministro afferma in audizione alla Camera, perfino "contento" che "per la prima volta la scuola riapre con tutti i docenti al loro posto" o non sa che cosa accade in molti istituti sul tema disabili, per ora dell'infazia vedremo poi con i gradi superiori, o non considera gli insegnanti di sostegno docenti a tutti gli effetti. Peccato che svolgano un ruolo fondamentale per garantire il rispetto dei diritti dei bambini e dei ragazzi DVA.

I cosiddetti "bambini speciali" (e le loro famiglie) meritano più rispetto dal governo. Sono bravi tutti ad affermare che "c'è massima attenzione da parte del governo al tema della disabilità", ma 'actions speak lauder than words'. E i fatti sono chiari. Purtroppo.