Scuola, obbligo vaccini per docenti. In 4 Regioni percentuali di no-vax record
Il ministro Bianchi: "Priorità assoluta far tornare gli studenti nelle aule a settembre. Presto una decisione collegiale del governo"
Scuola, obbligo vaccini per docenti. In 4 Regioni numero alto di no-vax
Il Coronavirus in Italia continua a far paura. Lo dicono i numeri, la variante delta è ormai dominante nel Paese e i contagi aumentano ogni giorno. Preoccupa soprattutto la campagna vaccinale, che ha subito una frenata per quanto riguarda le prime dosi, ormai la maggiorparte delle prenotazioni sono per i richiami. In questo clima di incertezza a settembre dovrebbe ripartire la scuola a settembre. Il governo cerca una soluzione, si pensa all'obbligo vaccinale per i professori e il personale scolastico. Quattro regioni e una provincia - si legge su Repubblica - hanno numeri allarmanti, per imperizia o volontà della classe docente. Sono Sicilia (43,24 per cento senza una dose) e, nell’ordine, Provincia di Bolzano, Liguria, Calabria e Sardegna: un terzo del personale scolastico, qui, è fuori protezione. Altri due territori, Umbria e Trentino, devono recuperare.
Il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, - prosegue Repubblica - ha deciso di infilare la questione nel dibattito pubblico in modo chiaro: «Credo che l’obbligo vaccinale serva per il personale sanitario e anche per quello scolastico», ha detto. E poi ha spiegato: «Non so se si riuscirà ad estendere l’obbligo». Bonaccini ha dalla sua il partito, il Pd. Con il segretario Enrico Letta pronto a rivendicare: «Le vaccinazioni sono una priorità assoluta, invitiamo il governo a prendere iniziative stringenti. Non prende posizione e rimanda a Palazzo Chigi — a sua volta prudente — il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che da Pordenone ha detto: «C’è stata una risposta molto responsabile della classe docente e ne terremo conto». Di obbligo vaccinale per gli insegnanti, «questa settimana ne parleremo in Consiglio dei ministri e la decisione andrà presa dall’intero collegio», ha aggiunto. «Abbiamo da tempo messo la scuola in presenza come la nostra priorità assoluta».