Scuola al via, pasticci sul sostegno. Più di 3 mesi di ferie e pochi docenti

Valditara, ci metta una pezza. Non è da Paese civile!

Di Alberto Maggi
Giuseppe Valditara
Politica

Valditara, se è ancora in tempo, ci metta una pezza. Centinaia di migliaia di genitori con figli DVA glielo chiedono a gran voce


Giovedì 12 settembre in Lombardia come in molte regioni riparte l'anno scolastico. E, nonostante l'impegno del ministro Giuseppe Valditara, qualcosa non ha funzionato nelle strutture territoriali del ministero sulle insegnanti di sostegno per bambini e ragazzi DVA (diversamente abili). In molti istituti, ad esempio di Milano e provincia, non ci sono o sono pochissimo e, come dicono gli stessi dirigenti, "tutto è in alto mare". E "si spera che la situazione si sblocchi la settimana prossima".

Ma possibile che con le scuole dell'obbligo, in molti casi chiuse dal 6 giugno per le elezioni europee, in più di tre mesi le strutture del ministero non siano state in grado di organizzare il tutto per essere pronti alla riapertura quasi a metà settembre? Incredibile. Da Paese, francamente, incivile. L'attenzione ai più fragili è il metro di giudizio della civiltà di uno Stato. Tecnicamente quest'anno, poi, è stato introdotto il meccanismo dell'interpello nazionale tale per cui i tempi si dilatano e il pericolo è che molti insegnanti MAD (messa a disposizione), non di ruolo, che da anni seguono bambini e ragazzi con disabilità non vengano riconfermati. Venendo così meno al fondamentale principio della continuità educativa e anche affettiva. Ministro Valditara, se è ancora in tempo, ci metta una pezza. Centinaia di migliaia di genitori con figli DVA glielo chiedono a gran voce.

 

 

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