Senato, cambia il segretario generale. La mossa che svela il patto FdI-M5s

Toniato verso la carica di segretario generale, affiancato da Goracci come numero due. Ecco che cosa c'è dietro a questo accordo

di redazione politica
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Senato, gli accordi segreti tra FdI e M5s e il nome che accontenta tutti

Cambia il segretario generale del Senato, una figura chiave per tutti i partiti. Elisabetta Serafin, prima donna a rivestire per 13 anni questo prestigioso compito finirà il suo lungo regno per traslocare alla presidenza di Saipem. Avverrà quando il Consiglio di presidenza di palazzo Madama, guidato da Ignazio La Russa, - riporta Repubblica - si riunirà per definire la successione. Il più accreditato per prendere il posto di Srafin è Federico Silvio Toniato, detentore del ruolo che aveva l'attuale segretaria generale nel 2011 al momento della nomina: dirige infatti l’Area A, vale a dire l’Assemblea e le Commissioni permanenti.

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Il secondo candidato alla poltrona - prosegue Repubblica - è l'altro vicesegretario: Alessandro Goracci, di un paio d’anni più giovane, stessa laurea col massimo dei voti, ingresso per concorso in Senato, curriculum stellare. A perorarne la causa presso La Russa è stato l’ex premier Giuseppe Conte, che lo volle capo di gabinetto all'epoca dell’esecutivo giallorosso, delegato alla caccia dei "costruttori" per scongiurare la crisi aperta da Renzi. Faccia a faccia che alla fine ha blindato Goracci numero 2 di Toniato. Tandem che in fondo non dispiacerebbe neppure al Pd, visto che il secondo, caduto Conte, è andato a guidare l’Ufficio legislativo del ministro del Lavoro Andrea Orlando. L’ultimo vice dovrebbe invece essere Edoardo Sassoli, consigliere anziano di comprovata esperienza.