Sfida Calenda-Renzi per il Centro (che vale 6-10%). Di' la tua

Decisivo il fattore tempo, vince il più veloce. Partecipa il sondaggio

Carlo Calenda e Matteo Renzi
Politica

Nel mirino gli elettori di Forza Italia e Pd


A cura di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista

SONDAGGIO/ Calenda o Renzi? Chi ha maggiori chance di rappresentare il Centro? VOTA

Da quando è finita la Prima Repubblica, la politica continua a interrogarsi sull’esistenza e sulla consistenza elettorale del cosiddetto “centro”. In passato, e anche recentemente, vi è stata una sostanziale sovrastima di questo segmento di offerta, che si definisce più per la posizione relativa sull’asse politico (ossia come “diverso” sia dalla sinistra che dalla destra) che per contenuti progettuali veramente distintivi. Tutti noi ricordiamo, ad esempio, come fossero troppo ottimistiche le aspettative sul risultato elettorale che avrebbe avuto la formazione politica costruita da Mario Monti; così come, più recentemente, la coppia Renzi-Calenda è stata accreditata di un bacino di consenso allargato di cui poi non vi è stato riscontro nell’effettivo risultato elettorale.

La mia personale opinione, basata sull’analisi dell’andamento storico di questo segmento alle effettive tornate elettorali, è che il “centro-centro” valga una quota di mercato politico non inferiore al 5-6 per cento ma difficilmente superiore al 10-12 per cento. La ragione sta proprio nell’osservazione di cui sopra: il centro si definisce per differenza più che per natura intrinseca, ed è un segmento già coperto in parte dalle correnti “centriste” presenti nei due principali partiti (FdI e PD), in parte da Forza Italia, che proprio con la scomparsa di Berlusconi viene ad assumere, come posizionamento, il ruolo di “centro puro” all’interno del centrodestra e, più in generale, del mondo politico italiano.

Ma allora, se qualcuno (per esempio Renzi o Calenda) desse esplicitamente vita a una nuova formazione dichiaratamente centrista, che risultato potrebbe ottenere? La stima è proprio quella che ho formulato poco sopra (confermata peraltro da recenti sondaggi): fra il 6 e il 10 per cento degli esprimenti voto, andando a pescare consensi soprattutto dal bacino di Forza Italia.

E chi dei due, Renzi o Calenda, potrebbe meglio interpretare un simile posizionamento? Probabilmente, semplicemente chi dei due arriva per primo. Su Renzi aleggia da tempo la percezione che la sua vera vocazione politica sia esattamente quella di stare al centro, e di giocare di sponda con l’uno o con l’altro schieramento, in funzione della convenienza politica del momento. E Calenda, che non ha ancora completamente perso il portato di immagine di poter rappresentare un elemento di pragmatismo progettuale nel panorama politico italiano, ha a sua volta un’attribuzione dominante di collocazione politica al centro. Dunque, ha ragione il detto popolare secondo cui, in molte situazioni, chi primo arriva meglio alloggia.

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