Silvio Berlusconi e i mld di debiti di Fininvest negli anni '90, la figlia Marina contro Repubblica: "Tutto ripagato"

“Tutti i debiti Fininvest sono stati ripagati. E non c’entrano nulla con l’ingresso in politica di mio padre”. La lettera dell'ad di Mondadori a Repubblica

di Redazione
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Marina Berlusconi: "Tutti i debiti di Fininvest sono stati ripagati" 

“Tutti i debiti Fininvest sono stati ripagati. E non c’entrano nulla con l’ingresso in politica di mio padre”. Così Marina Berlusconi replica all'articolo pubblicato ieri da Repubblica. Il quotidiano ha riportato le conclusioni di un'indagine sull'indebitamento del gruppo di comunicazione di Silvio Berlusconi all'epoca della sua discesa in politica, mettendo in evidenza come quello che aveva scritto il fondatore del quotidiano Eugenio Scalfari più di 30 anni fa sull'indebitamento era vero.

Oggi la figlia di Silvio Berlusconi replica alle accuse di indebitamento con una lettera. "Leggo con stupore che il suo giornale continua a trovare di grande interesse discussioni e vicende che risalgono a più di trent’anni fa e che sono state già ampiamente analizzate, spiegate, sviscerate. Non sta certo a me giudicare quale sia stata l’evoluzione nel corso di questi trent’anni di quello che allora era il Gruppo Espresso. Quello che posso fare - anzi che voglio fare - è parlare di noi, parlare di Fininvest", scrive Marina Berlusconi in una lettera indirizzata al direttore di Repubblica, Maurizio Molinari. 


"Non c’è un singolo centesimo del nostro debito che non sia stato sempre ripagato al sistema bancario. Del resto, e fino a prova contraria, tutte le aziende che vogliono crescere si indebitano. E non mi risulta che, almeno per il momento, questo sia un reato. Poi, dell’ennesima inutile perizia richiesta dalla Procura di Firenze si occuperanno i nostri avvocati. Le due quotazioni di Borsa che abbiamo realizzato all’inizio degli anni 90 e che hanno incontrato grande favore presso gli investitori, nulla c’entrano con l’ingresso in politica di mio padre, come nell’articolo si tenta di insinuare. Quelle aziende sono, oggi come allora, leader sul mercato azionario nei loro settori di riferimento", scrive ancora Marina. 


"Continueremo a lavorare, a credere e a investire nel futuro delle nostre aziende. Forse sarò ostinata, ma insisto nella mia convinzione che in un «Paese normale» - quello che da tempo molti auspicano possa essere l’Italia - la solidità di una grande impresa, che peraltro è protagonista di una importante crescita paneuropea mantenendo testa e cuore nel nostro Paese, debba e possa essere soltanto motivo di apprezzamento, di soddisfazione e di orgoglio", conclude Marina Berlusconi. 

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