"Silvio Berlusconi vittima del populismo giustizialista", parla Marina
Marina Berlusconi ha parlato in un'intervista del ruolo centrale del padre nell'unità del Centrodestra: "Un parzialissimo risarcimento"
Silvio Berlusconi torna centrale nella politica e a festeggiare non è solo la figlia Marina, intervistata da Il Giornale, ma anche "tanti italiani. Diciamo che Silvio Berlusconi è stato la vittima più illustre del populismo giustizialista che per anni ha intossicato l'Italia. Ma sono convinta che in molti oggi abbiano capito come l'incitamento all'odio contro mio padre sia stato dettato dal pregiudizio e dall'ostilità preconcetta di chi avversava le sue spinte al cambiamento. Perché il pensiero unico è un veleno, ammorba le vittime ma alla lunga anche gli avvelenatori".
Con i suoi governi, "mio padre ha fatto moltissimo. Avrebbe potuto fare ancora di più se solo un sistema malato non glielo avesse impedito, cercando di screditarlo in tutti i modi", aggiunge la manager che sottolinea come tra il padre e Draghi "c'è sintonia, e lo dimostrano anche molte delle scelte di questo governo. Il governo Draghi ha dato un colpo micidiale all'elogio dell'incompetenza e alla retorica dell'uno vale uno, e questo non posso che apprezzarlo. Ma credo che la grande maggioranza degli italiani la pensi come me. (...) Questo governo sembra in grado di far fronte alle peggiori emergenze".
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Silvio Berlusconi oggi è al centro delle cronache per il tentativo di unificare il centrodestra. "Pensi che cosa accadrebbe se si arrivasse davvero alla creazione di una formazione unica di centrodestra...Credo che il risultato finale - spiega Marina Berlusconi - potrebbe essere ancora più ampio. L'unità del centrodestra spingerebbe anche la sinistra verso il modello federativo che non è mai riuscita a realizzare. Ancora una volta, mio padre punta a modernizzare il Paese, a far sì che sia governato nell'alternanza tra due forze stabili. Il riconoscimento del suo ruolo politico è un parzialissimo risarcimento morale. Anche se risarcirlo di tutte le ingiustizie che ha subìto, ahimé, è davvero impossibile".
"Nel primo semestre la raccolta pubblicitaria di Mediaset è aumentata oltre le previsioni, e la corsa continua. Lo stesso sta accadendo ai ricavi della Mondadori: alla fine dell'anno ci aspettiamo un risultato in forte crescita", aggiunge la presidente di Fininvest.
"Le aggregazioni internazionali sono un passaggio obbligato per le tv di fronte allo strapotere dei vari Netflix, Amazon e così via, doppiamente difficile da fronteggiare per la loro forza spaventosa e per la totale assenza di limiti e di regole in cui è consentito loro di operare. Mio fratello Pier Silvio ha già detto che spera in un autunno molto caldo, e con quelle parole ha descritto alla perfezione l'atteggiamento del gruppo. Le nostre aziende, che già avevano reagito con energia e flessibilità all'anno della pandemia, nel 2021 stanno accelerando al massimo", aggiunge.
Sulla recente operazione Dea Scuola afferma: "Operazioni come quella con De Agostini sono vitali, perché sono una condizione fondamentale per crescere e per stare in campo nella competizione globale. E anche per continuare a migliorare sulla strada della qualità".