Sindacati, gli scioperi a oltranza non giovano alle tasche dei lavoratori: ecco perchè a pagare sono sempre i più deboli

Gli scioperi gravano sempre sui più deboli che hanno lo stipendio decurtato dalle ore di stop e tornano a casa sapendo che la pizza sabato non possono andare a mangiarla

di Ezio Pozzati

Chigi, incontro governo-sindacati con la premier Giorgia Meloni

Politica

Scioperi e costi sociali tra diritti, etica ed economia 

C'è una certa recrudescenza da parte dei sindacati nel voler perseguire la strada degli scioperi per ottenere quanto vogliono. Ultimo slogan: Sciopero, Bombardieri (Uil) ad Affaritaliani.it: "Mobilitazione anche nel 2025. Continueremo a rivendicare risposte dal governo".  Che sia un diritto sancito dall'art. 40 della Costituzione non v'è dubbio, però non sempre ciò che è scritto tutela i diritti; a volte il buon senso ed anche le necessità superano tutto e tutti.

Nel 1970, al Festival di Sanremo, venne presentata la canzone di Adriano Celentano in coppia con la moglie Claudia Mori: “chi non lavora non fa l'amore”, canzone di protesta nei confronti della “classe padrona”, poi il 14 ottobre 1980 una specie di rivoluzione al contrario: “la marcia dei 40.000 a Torino”. “Fu una manifestazione in apparenza spontanea, ma che di fatto rappresenta una prova di forza della Fiat, intenzionata a ripristinare i tradizionali rapporti di potere. I 35 giorni finiscono con la netta sconfitta del sindacato. Per i cassintegrati la débâcle è totale: la gran parte viene definitivamente espulsa dal ciclo produttivo. Ma il dato più toccante è il numero di suicidi tra gli operai, ben 149 (fino al 1984)”.

Ne è valsa la pena? Questa lezione probabilmente non ha insegnato niente a nessuno (gli attuali capi dei sindacati troppo giovani per ricordare quel periodo?). Ergo continuiamo per questa strada e probabilmente, in un prossimo futuro, spero non lontano, vedremo ancora chi dirà basta! Chiudo perché ho troppo rispetto per chi lavora ed anche per chi si trova a disagio (ultimamente quasi tutti i venerdì ed anche il sabato e la domenica) tanto poi a pagare sono sempre i più deboli che hanno lo stipendio decurtato dalle ore di sciopero e tornano a casa sapendo che la pizza sabato non possono andare a mangiarla (causa soldi o causa sciopero?).

Ora per una questione morale ed anche economica mi chiedo e chiedo ai sindacati: quanto costa tutto ciò? L'unico dato che sono riuscito a trova è il seguente: uno studio del 2018 ha stimato che uno sciopero dei trasporti a Milano potrebbe costare circa 50 milioni di euro al giorno in termini di perdita di produttività, costi aggiuntivi per i trasporti alternativi e riduzione dei consumi, oltre all'inquinamento. Domanda: quindi quanto costa a livello nazionale comprese le mancate entrate dello Stato? Scriveva Christiane Collange (1930-2023): “il buon senso è forse il talento più equamente distribuito, ma di sicuro il meno sfruttato al mondo”.

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