Elezioni, sorpasso del M5S sul Pd. Ipotesi, non più fantapolitica. Inside
Elezioni, sondaggi vietati. Ultimissimi sentimenti sul voto del 25 settembre
Elezioni, sondaggi vietati. Ultimissimi sentiment sul voto: ottimismo nel M5S, pessimismo nel Pd
Fantapolitica? Forse. Un sogno per alcuni, un incubo per altri. Come noto, la pubblicazione dei sondaggi è severamente vietata ma le forze politiche a undici giorni dalle elezioni del 25 settembre continuano a sondare il terreno e a cercare di capire il sentiment tra i propri elettori. Da un lato il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte, sempre più ottimisti sull'esito del voto e soprattutto sul recupero dopo i pessimi sondaggi (sotto il 10%) dell'ultimo periodo del governo Draghi prima della crisi. Tra i pentastellati cresce la convinzione di risalire soprattutto al Sud, ma non solo, e di essere ormai diventati l'unica vera forza di sinistra, sociale e ambientalista, di fronte a un Pd "né carne, né pesce". Qualcuno, nel M5S, sogna addirittura quota 20% e soprattutto un clamoroso e del tutto impossibile fino a pochi giorni fa sorpasso sui Dem.
Sul fronte opposto, nel Pd la preoccupazione è forte. Non solo e non tanto per la probabile (così almeno secondo quasi tutti gli osservatori) vittoria del Centrodestra trainato da Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, ma proprio per la possibile fuga di elettori Dem verso l'astensione o i 5 Stelle. Il timore di diversi esponenti Pd è quello di aver sbagliato la strategia delle alleanze prima e la campagna elettorale poi. L?impressione è che il partito di Enrico Letta fatichi a essere una vera alternativa a Meloni e che stia passando nell'opinione pubblica l'idea che l'unica alternativa alla leader di FdI sia Mario Draghi, esattamente il progetto centrista di Carlo Calenda e Matteo Renzi. E quello che nel M5S è un sogno, si registra anche nel Pd - un incubo in questo caso - un clamoroso sorpasso nelle urne di Conte su Letta.