Sud Chiama Nord, meno Ue e più equità: così Cateno De Luca spariglia tra Dx-Sx
Europee/ Sud Chiama Nord lancia il "Manifesto della Libertà”: il progetto sottoscritto da tutte le forze politiche che fanno parte della “Lista Libertà”
Sud Chiama Nord, il manifesto della Libertà del partito guidato da Cateno De Luca
"Mentre c’è chi si diverte a insultare e denigrare, noi rispondiamo a viso aperto con i fatti. 19 punti condivisi e sottoscritti da 19 forze politiche che hanno scelto di scendere in campo con trasparenza e lealtà. Capisco che ormai non va più di moda, ma per noi questo è un progetto di democrazia": con queste parole Laura Castelli, presidente del partito guidato da Cateno De Luca Sud Chiama Nord, annuncia sul suo canale Facebook il manifesto della Libertà che verrà presentato- in vista delle elezioni di giugno- in Europa. Un progetto che si basa su principi condivisi e solidi, tra i quali pace, sovranità, equità, federalismo, libertà di professare la pace, l’Italia non belligerante.
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"Meno Europa, più Italia, uniti contro l’Europa liberticida", esordisce Laura Castelli, presidente di Sud Chiama Nord, nel video di presentazione del manifesto del partito. "Serve un accordo di pace per fermare la strage di vite umane: se l’Italia si dichiara davvero non belligerante, mandi aiuti umanitari piuttosto che spendere soldi in armi", continua Castelli. "Libertà di essere una nazione federale e autonomista. Più autonomia significa più sovranità, attraverso la modifica del sistema centralista italiana, verso un modello federalistico che sa autodeterminarsi rispetto al predominio europeo con vere e proprie città stato. Libertà di essere uno Stato sovrano: l’Italia e gli altri Stati membri non possono continuare a subire le imposizioni legislative e lobbistiche di Bruxelles. Ogni Stato ha diritto di preservare la propria identità economica e sociale, che connota la sua sovranità. Libertà di essere un paese equo: le regole promosse dal patto di stabilità vanno superate, per promuovere politiche anticicliche capace di ridurre le diseguaglianze tra territori e cittadini", sottolinea Castelli.
Si passa poi al capitolo tanto dibattuto sulla sanità. "Libertà di cura: fuori la sanità dal patto di stabilità: Curare vite umane e fare prevenzione è debito buono: investiamo bene rispetto alla media Ue. Va raggiunto un diritto degno della sanità per ogni italiano. Libertà alla Bolkestein. Libertà di difendere la propria casa da una nuova Imu Ue: serve un intervento più incisivo da parte dello Stato. Libertà di potersi godere la propria pensione: no alla legge Fornero e ai tagli proposti da Bruxelles. Libertà di mettere su famiglia, considerato che l’Italia è fanalino di coda in Ue per natalità. Libertà per i giovani italiani di vivere ed essere educati".
E ancora, "libertà per i nostri agricoltori: va rivista la Pac e preservato il Made in Italy. Libertà per le nostre imprese. Libertà di liberare il nostro Paese dalle mafie: bisogna sostenere con leggi concrete chi si batte contro la corruzione. Libertà per gli animali: basta agli allevamenti intensivi e stop alla sperimentazione animale. Libertà di difendere la dignità degli esseri umani: l’Italia non può essere abbandonata dall’Ue nella gestione dei flussi migratori incontrollati. Libertà di evitare l’avvelenamento alimentare: va tutelata la natura in tutte le sue forme e vanno banditi i finanziamenti Ue volti al sostegno degli Ogm e di ogni altra forma di modificazione genetica. Stop all'agroalimentare e all’agro business. La libertà di vivere in sicurezza il territorio: vanno sanate le fragilità geomorfologiche e idrologiche, a causa di una eccesiva urbanizzazione", conclude Castelli.