Tagli ai Comuni, via 250 milioni dalla Legge di Bilancio: Pd all'attacco

"Spesa sociale esclusa dai tagli ai Comuni"

di Redazione
Sindaci con la fascia tricolore
Politica

Tagli ai Comuni, via 250 milioni dalla Legge di Bilancio

Riesplode lo scontro tra governo e opposizione. Questa volta sul taglio di risorse ai comuni. “Il taglio quinquennale di 250 milioni ai Comuni, che riguarda in particolare quei territori che hanno ricevuto più fondi del Pnrr, era stato approvato sette mesi fa con la legge di bilancio”. Così l’Ansa citando fonti di governo, in cui si sottolinea che - in conferenza Stato Città - l'Unione delle province ha già dato parere politico favorevole mentre l'Associazione nazionale dei Comuni, pur approvando tecnicamente il provvedimento per una questione formale, ha dato parere politico sfavorevole. Come già previsto, si apprende ancora, la spesa sociale è esclusa dai tagli.

Pd, il governo conferma 250 milioni di tagli ai Comuni 

Durante la mattinata l’allarme lanciato da Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in Commissione Bilancio a Montecitorio:  "Il governo conferma il taglio quinquennale a migliaia di Comuni, penalizzando quelli che hanno preso più fondi Pnrr. Avevano congelato tutto solo per evitare contraccolpi alle elezioni". "I 250 milioni di tagli, previsti in legge di Bilancio, tornano sul tavolo della Conferenza Stato-Città. I criteri dei tagli, che erano stati smentiti, li ritroviamo nel comunicato del ministero degli Interni sulla seduta del 27 giugno. È la conferma che intendono andare avanti nonostante in Conferenza non sia stata raggiunta un'intesa".

Anci, rivedere tagli ai Comuni in prossima legge bilancio

"Nella prossima legge di bilancio chiederemo di rivedere il criterio di riparto del taglio nonché di ridurre il nostro contributo che sta causando non poche difficoltà in diversi Comuni". E' quanto afferma Alessandro Canelli, sindaco di Novara e responsabile Finanza locale dell'Anci. "L'Associazione non è stata ferma in questi mesi, anzi si è battuta in ogni sede - sottolinea - per minimizzare gli effetti della spending review. Ad esempio con il recupero, ottenuto già in dicembre scorso, del Fondo Covid, che ha permesso di assegnare circa 70 milioni annui agli enti locali con una significativa riduzione degli effetti del taglio".

"Sulla parte che mette in relazione il taglio con gli stanziamenti Pnrr ottenuti dai Comuni, nella fase di negoziazione Anci è riuscita ad attenuare fortemente l'impostazione che era stata inizialmente messa in campo dal Mef - aggiunge Canelli - Il parere non favorevole espresso dai Comuni in Conferenza Stato Città nasce da un nostro dissenso di principio su questa impostazione del Governo. L'azione dell'Anci andrà avanti e vedrà l'Associazione ancora in prima fila nell'impostazione della prossima legge di Bilancio, per ridurre al massimo i tagli subiti dai Comuni".

 

 

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