Tarquinio (Pd): "La Nato da strumento difensivo sta diventando offensivo"
"Sono 30 anni che affermo che la Nato è superata, da quando non esiste più il Patto di Varsavia". Intervista
Europee, Tarquinio (Pd) ad Affaritaliani.it: "Macron cinque anni fa, cito testuale, sanciva la “morte cerebrale” della dell'Alleanza atlantica"
"Se dovesse scattare un attacco sul territorio russo propiziato da armi occidentali ci sarebbero le condizioni per un gravissimo rischio di escalation ormai evidente all'opinione pubblica e agli addetti ai lavori". Lo afferma ad Affaritaliani.it Marco Tarquinio, candidato indipendente nelle liste del Pd alle elezioni europee nella circoscrizione Centro. "Mi auguro che non accada ma i rischi di un'escalation folle del conflitto sono gravissimi e incombenti. E' purtroppo chiaro che una situazione di questo genere porterebbe a una possibile ritorsione russa su uno o più stati della Nato e dalla guerra per procura si passerebbe in tal caso alla guerra aperta con una portata tragica. O a tragica dimostrazione di impotenza dell'Alleanza Atlantica. Spero che le cancellerie lavorino per frenare questa deriva".
Quanto alle parole dell'altro giorno sullo scioglimento della Nato, Tarquinio è molto chiaro: "Sono 30 anni che affermo che la Nato è superata, da quando non esiste più il Patto di Varsavia. Serve un nuovo patto tra Unione Europea e Stati Uniti d’America, politico e militare. L'Alleanza Atlantica, intanto, da strumento difensivo sta diventando offensivo... Lo scioglimento e la ricostruzione di un rapporto è un processo - ripeto - che non si fa in un giorno ma che va cominciato quanto prima. E l'escalation a cui stiamo assistendo conferma la natura ibrida e potenzialmente ingovernabile dell’Alleanza attuale. La Nato - spiega Tarquinio - è superata e per questo serve una nuova dimensione di difesa comunitaria, che per me è militare non aggressiva e civile non violenta, qualcosa di davvero nuovo e funzionale al ruolo possibile di un'Europa gigante politico e diplomatico da fare su base federale".
"Macron cinque anni fa, cito testuale, sanciva la “morte cerebrale” della dell'Alleanza atlantica. Perché allora nessuno di coloro che oggi si indignano ha inveito e troppi oggi si scandalizzano se lo afferma uno con infinitamente meno potere come Marco Tarquinio? D'altronde di che cosa dobbiamo parlare in campagna elettorale per le Europee, dei tappi delle bottigliette di plastica? Possiamo parlare di politica e geopolitica e del rischio serissimo e senza precedenti per l'umanità?", conclude Tarquinio.