Gasparri: "Tassare i giganti del web, con buona pace per Trump. Ma anche l'Europa è incoerente"

Il capogruppo al Senato di Forza Italia ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi
Maurizio Gasparri
Politica

"La discussione proseguirà e la questione resta ineludibile perché non ci possono essere dei ricchi sempre più ricchi e dei fessi sempre più poveri perché pagano troppe tasse"


"Abbiamo una situazione complicata nel mondo. L'economia che potremmo definire in senso allegorico analogica - ovvero negozi, imprese, commercio, artigiani, agricoltori - pagano tasse notevoli mentre tutto ciò che si sposta nell'area digitale paga tasse irrisorie, zero, uno o due per cento. Il commercio si sposta su Amazon, la comunicazione ma perfino le informazioni sanitarie e tante altre materie vanno in una dimensione digitale. Se quest'ultima non paga tasse e quella, tra virgolette, antica, chiuse le virgolette, paga tante tasse il mondo avrà dei problemi".

Il capogruppo al Senato di Forza Italia Maurizio Gasparri, intervistato da Affaritaliani.it, commenta la decisione del presidente Usa Donald Trump di cancellare l'accordo sulla global minimum tax del 15% per i giganti del web.

"Non solo - prosegue l'esponente azzurro - tutti i servizi pubblici (la sanità, la sicurezza, le scuole etc...) non possono essere a carico di chi paga le tasse beneficiando anche chi vive in una dimensione digitale. Questo è il tema, che appartiene al mondo. Trump ha sempre fatto un'opera di difesa dei giganti della rete anche nel precedente mandato, quindi la sua decisione ostile alla global minimum tax del 15% non sorprende nessuno. Tuttavia, il tema rimane e perciò è giusto tassare maggiormente i giganti di internet".

Gasparri poi sottolinea: "Trump vuole tra l'altro che paghino le tasse in America e non casomai in altri posti dove producono reddito, ma anche l'Europa è incoerente. Molti giganti della rete hanno sede legale in Irlanda che ha avuto una crescita del prodotto interno lordo e del reddito pro capite enorme a causa di queste sedi legali-fiscali dei giganti della rete. Che però quel reddito lo hanno prodotto anche in Italia, in Francia e in Germania. Quindi anche l'Europa non può perseguitare i balneari o le centrali idroelettriche e non guardare queste sperequazioni".

"Il tema dell'equità fiscale che investe soprattutto i giganti della rete e l'area digitale esiste con buona pace di Trump. Che ovviamente essendo il presidente degli Stati Uniti ha una forza e un impatto superiore a quello di moltissime altre persone. Tuttavia, la discussione proseguirà e la questione resta ineludibile perché non ci possono essere dei ricchi sempre più ricchi e dei fessi sempre più poveri perché pagano troppe tasse. Io ho questa posizione da sempre che manterrò, ovviamente sono ben consapevole della diversità di influenza tra la mia persona e il presidente degli Stati Uniti d'America", conclude Gasparri.

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