Terzo mandato? Ora piace anche al Pd. 30 amministratori in pressing su Schlein

Decaro e Nardella tra gli sponsor della rimozione del vincolo dei due mandati

Dario Nardella (Lapresse)
Politica

Frattura nel Pd, gli amministratori locali in pressing per il terzo mandato

Una discussione aperta "senza posizioni cristallizzate" da fare in Direzione e nel confronto con gli amministratori locali. Questa la linea della segreteria Pd, riunita sabato da Elly Schlein, sul terzo mandato. Un confronto a tutto campo, sia in Direzione che con gli amministratori, per capire come affrontare anche il passaggio parlamentare al Senato dove è in calendario, per ora, il voto sull'emendamento leghista sul terzo mandato.

Punto su cui la maggioranza è divisa. "Quelle della destra sono divisioni, le nostre sono discussioni. Noi siamo un partito che discute non un partito a conduzione familiare", la linea emersa dalla riunione. "Il limite del doppio mandato non esiste per i parlamentari con liste bloccate, per i ministri, per gli eurodeputati, per i consiglieri regionali. Ed è una vera anomalia italiana visto che non è previsto in nessun altro Paese, tranne che in Portogallo, dove se ne fanno tre", dicono però in tanti amministratori locali.

“Il terzo mandato? Io sono per la democrazia, quelli che hanno paura della democrazia se ne prendano la responsabilità”. Così Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, in corteo con i sindaci del Sud. Solo uno dei 30 amministratori locali che secondo Repubblica sarebbero in pressing su Schlein per il via libera al terzo mandato. Nella direzione di lunedì sarà discusso l’ordine del giorno per superare il vincolo delle due elezioni Decaro e Nardella tra gli sponsor.

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