Terzo mandato, scontro aperto tra Fdi e Lega: "Non è il momento"

Salvini: "Il centrodestra non si dividerà sul terzo mandato. Deciderà liberamente il Parlamento". Ma col voto emergerà la spaccatura

di Redazione
Politica

Terzo mandato, maggioranza spaccata

Si sta consumando pubblicamente e senza tanti infigimenti lo scontro tra Fratelli d'Italia e la Lega sulla proroga del terzo mandato degli amministratori locali. "Riteniamo che non sia il momento" di discutere del terzo mandato dei governatori. Così il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti, a proposito dell'emendamento su cui insiste la Lega al Senato. "Il tema può essere esaminato più tranquillamente con i tempi dovuti in una riforma complessiva dei vertici delle Regioni" aggiunge Foti, secondo cui "la Lega ha posto la questione in relazione ad alcuni governatori, principalmente quello del Veneto, in scadenza con il secondo mandato. Inutile nascondersi dietro un dito". Ed "è equilibrata la posizione di Fedriga: parliamone in un quadro complessivo, dopo le Europee, ora non c'è urgenza".

"Noi abbiamo rilevato che non un problema che attiene a quello che era il programma di governo - osserva Foti rispondendo alle domande dei giornalisti fuori da Montecitorio -, sarà il Parlamento nella sua autonomia a decidere. Riteniamo che non sia il momento per il semplice fatto che non vi sono Regioni in questo momento che vanno al voto in cui si manifesta la necessità o meno di chiedersi qualcosa sul terzo mandato. Ed è un tema che può essere esaminato più tranquillamente in un quadro complessivo di eventuali modifiche che attengano a un principio di bilanciamento di poteri fra presidenti, giunta e consiglieri regionali".

"Il tema non è urgente - ribadisce il capogruppo alla Camera del partito della premier Giorgia Meloni -. Se lo si vuole ritenere tale, e si trova un accordo, bene. Diversamente, il Parlamento deciderà nella sua autonomia. Auspico che il confronto venga fatto nel momento, e non è questo il momento, in cui si debba decidere con i tempi dovuti se entrare in una riforma complessiva del vertice della Regione, tenendo presente che oggi i Consigli regionali hanno tre organi, presidente, giunta e consiglio, e gli equilibri fra i tre organi vanno mantenuti". Secondo Foti dietro la questione del terzo mandato "non c'è una partita sui rapporti di forza" nel centrodestra. "È inutile nascondersi dietro un dito. Penso - osserva - che la Lega abbia posto la questione in relazione ad alcuni governatori, nella fattispecie principalmente quello del Veneto, che vanno in scadenza con il secondo mandato. Ma non accade quest'anno. L'osservazione del presidente Fedriga, che è anche presidente della conferenza Stato-Regioni, mi sembra una posizione equilibrata. Parliamone in un quadro complessivo, dopo le elezioni Europee perché attualmente non vi è questa urgenza".

Salvini: "Sul terzo mandato decida liberamente il Parlamento"

"Il centrodestra non si dividerà sul terzo mandato. Deciderà liberamente il Parlamento". Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo a Mattino 5. Il dibattito sul terzo mandato, ha spiegato, "è molto politico e giornalistico. Decida il Parlamento, è una questione di democrazia. Se uno ha un buon sindaco o governatore e, dopo due mandati, non può più rivotarlo per legge secondo me perde qualcosa. C'è un limite di mandati per ministri, parlamentari italiani ed europei? No. Se uno si trova un sindaco o un governatore bravo sarebbe utile che possa rivotarselo due, tre, cinque volte".

Terzo mandato: Romeo, emendamento resta. No frizioni governo 

"L'emendamento della Lega sul terzo mandato resta e sara' il Parlamento a decidere". Lo ha detto il capogruppo del Carroccio al Senato, Massimiliano Romeo, conversando con i giornalisti. "Comunque non ci saranno frizioni nel governo", ha aggiunto Romeo.

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