Test psichici alle toghe, Gratteri: “Allora ai politici quelli sulla droga”
Il procuratore di Napoli contro la misura varata dal Consiglio dei ministri
Gratteri: "Test? Anche per chi ha responsabilità di governo"
I test psicoattitudinali ai magistrati che superano il concorso non piacciono a Nicola Gratteri, procuratore di Napoli. "Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica", ha detto a margine di una conferenza stampa su sei arresti dei carabinieri che hanno fatto luce su due efferati omicidi di camorra.
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Nella giornata di ieri il Consiglio dei ministri ha varato la misura su proposta del ministero della Giustizia Carlo Nordio. L'entrata in vigore è prevista per il 2026. Il magistrato antimafia ha poi rilanciato con una provocazione: ai test psicoattitudinali, infatti, Gratteri affiancherebbe anche il narco-test e l'alcol-test, perchè, spiega, "chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati ma è anche ricattabile".