Sicurezza, Tiani (Siap): "Consiglio d'Europa? Inaccettabili gli insulti gratuiti alla polizia italiana"
"Forze di Polizia italiane accusate di razzismo, oltre che fuori dalla realtà è irresponsabile, negando così lo spirito dei padri fondatori dell’Europa"
Giuseppe Tiani
"Pensavamo che le istituzioni europee avessero il compito di promuovere i diritti umani, la pace, la democrazia e lo sviluppo, tratti distintivi dell’evoluzione storica, sociale e politica dei popoli e degli Stati europei. L’Europa doveva essere il luogo della ricerca di soluzioni ai problemi sociali e alle crisi del nostro tempo. L’ingeneroso, rozzo e pesante giudizio espresso sulle Forze di Polizia italiane accusate di razzismo, oltre che fuori dalla realtà è irresponsabile, negando così lo spirito dei padri fondatori dell’Europa. Il CE oggi anziché pacificare e unire, provoca il conflitto sociale e istituzionale attraverso varie forme e modalità. Nonostante la crisi che attraversa alcuni paesi europei e le guerre a nord e a sud del continente, che turbano le coscienze di ogni cittadino e rendono sempre più gravoso e rischioso il quotidiano lavoro dei poliziotti, lasciati soli per decenni dall’Europa e dal suo consiglio. L’etica professionale e il sacrificio dei poliziotti, segue da sempre una filosofia professionale contraddistinta da solidarietà verso ogni essere umano in difficoltà, e sicurezza dei cittadini e del paese nel rispetto dell’ordinamento giuridico, attraverso la pratica concreta dei valori dell’umanesimo d’ispirazione cristiana. Rammento due dei nostri martiri, Matteo Demenego e Luigi Rotta uccisi a Trieste per aver trattato con umanità e rispetto uno straniero fermato per controlli, che il consiglio europeo se capace di un rigurgito morale e politico, si vergogni per ciò che ha detto". Lo afferma ad Affaritaliani.it Giuseppe Tiani, Segretario Generale del Siap, uno dei principali sindacati degli agenti di polizia.