Totoministri, Berlusconi spinge Tajani agli Esteri. Meloni dice no a Moratti

Per la Farnesina in corsa anche Urso. Giorgia sbarra la porta a Letizia Moratti per la Salute. Ecco tutti i nomi per il governo

Politica
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Continua il pressing su Panetta per l'Economia, sfida Bongiorno-Nordio per la Giustizia. Tra le new entry Abodi allo Sport e Colosimo alle Politiche Giovanili

Carte ancora coperte sulla nuova squadra di governo. Giorgia Meloni incontra Silvio Berlusconi per un lungo faccia a faccia, circa un'ora, ad Arcore, ma non si sbilancia con il Cav. Troppe le incognite, tanti ancora i nodi da sciogliere, a cominciare dal ruolo che dovrebbe avere nella compagine Matteo Salvini. Berlusconi insiste molto sulla pari dignità con i leghisti (anche loro all'8% nelle urne), per avere un'adeguata rappresentatività. La leader di FdI svicola sul toto ministri e rilancia sulla scelta dei presidenti del nuovo Parlamento.

Ma si continua in realtà a lavorare senza sosta. Sul tavolo di Arcore anche e soprattutto la casella della Farnesina, su cui preme molto Berlusconi, che pensa che agli Esteri non debba andare un esperto esterno ai partiti, un ambasciatore, o Elisabetta Belloni, ex segretario generale della Farnesina, e attuale capo del Dis, il Dipartimento che coordina i servizi segreti. Come spiega la Stampa, "per Berlusconi il più adatto sarebbe Tajani. L’argomento è stato toccato durante il confronto di ieri. L’ex presidente dell’Europarlamento, è la tesi del Cavaliere, «darebbe una garanzia in Europa» alla futura presidente del Consiglio, perché la coprirebbe con i popolari, ma anche grazie alle sue ottime relazioni trasversali".

Se si optasse per un nome poitico, dice sempre la Stampa, l'alternativa sarebbe "Adolfo Urso, presidente uscente del Copasir, tornato da due viaggi, negli Usa e in Ucraina, che sono serviti per dimostrare la fede atlantica del nuovo corso in Italia. Tra lui e Tajani è sfida a due per chi andrà alla Difesa e chi agli Esteri".

Sull'Economia continua l'attesa per il possibile sì di Fabio Panetta, ora nel comitato esecutivo della Banca centrale europea, sul quale il pressing di Meloni non si sarebbe mai allentato. Alla Giustizia, secondo il Corriere della Sera, ci sarebbe la sfida tra Giulia Bongiorno della Lega e l'ex pm Carlo Nordio apprezzato sia da FdI sia dal Carroccio.

"Fra i ministri di Forza Italia sono sempre in pole position, almeno nei desideri di Berlusconi, sia Anna Maria Bernini che Licia Ronzulli. In pista ci sarebbero anche Alessandro Cattaneo, per le Infrastrutture e Gian Marco Centinaio, per l’Agricoltura: una curiosità, l’azzurro e il leghista sono stati sindaco e vicesindaco di Pavia dal 2009 al 2014", scrive il Corriere, secondo cui "lambisce la formazione del governo anche lo scontro politico in corso fra Letizia Moratti e Attilio Fontana, fra il governatore della Lombardia e la sua vice. Entrambi vogliono correre alle elezioni dell’anno prossimo perla Regione, il rapporto fiduciario fra i due si è ormai spezzato". Meloni arebbe già sbarrato la porta del ministero della Salute per Moratti.

Secondo il Messaggero, "tra le novità invece spuntano il manager Andrea Abodi per lo Sport (in corsa però anche per guidare la Fondazione Milano-Cortina 2026, con in alternativa la conferma in quota Lega di Valentina Vezzali) e la neo-deputata Chiara Colosimo. Da molti considerata erede di Meloni per il passato molto simile - entrambe vengono dalla Garbatella, hanno guidato i movimenti giovanili di An e sono state elette a Latina - potrebbe ottenere le Politiche giovanili".