"Travaglio detta la linea a Conte. Il M5S romperà le scatole a Draghi"
"Il Centrodestra non esiste e la colpa è di tutti". Green Pass, Giustizia.. Guido Crosetto a tutto campo. Intervista
"Nulla di nuovo, d'altronde è un governo di unità nazionale e non di coalizione. Non c'è mai stata una discussione democratica seria e reale, all'interno dell'esecutivo e della maggioranza. Draghi decide e basta. Si va avanti come si è iniziato". Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d'Italia e attento osservatore dei fatti politici e delle dinamiche di Palazzo, analizza in un'intervista ad Affaritaliani.it i due temi chiave del momento, riforma Cartabia della Giustizia e Green Pass.
"Per quanto riguardo la Giustizia auspico che questa riforma, il minimo indispensabile in un Paese dove ormai la Magistratura ha sovvertito l'ordine costituzionale da decenni, vada in porto per tornare almeno parzialmente un Paese normale. Sul Green Pass invece la battaglia sarà molto difficile perché è un provvedimento che potrebbe incidere sulle libertà costituzionali delle persone, specialmente se allargato ad alcuni ambiti come il lavoro, pubblico o privato che sia. Ogni strumento che individua cittadini di serie b è in sé pericoloso. Anche se il fine potesse essere positivo. Se invece il Green Pass è uno strumento per obbligare le persone a vaccinarsi, tanto vale che lo Stato renda il vaccino obbligatorio per tutti assumendosi anche le responsabilità delle conseguenze e smettendo di far firmare ad ognuno lo scarico di responsabilità prima della vaccinazione".
E le ripercussioni politiche su M5S e Lega di questi due importanti passaggi politico-parlamentari? "I 5 Stelle non esistono come partito organizzato e maturo ma solo più come individualità. Esiste invece Conte, come capo assoluto, la cui linea politica in questo momento viene fatta da Travaglio. E quindi - sottolinea Crosetto - è sicuro che romperà le scatole al presidente del Consiglio perché gli amici magistrati del direttore de Il Fatto Quotidiano lo spingono a prendere quelle posizioni". Il M5S voterà la fiducia sulla riforma Cartabia? "In teoria Conte sarebbe contento di far cadere Draghi, che è quello che l'ha cacciato da Palazzo Chigi. Cercherà di non votare la fiducia, poi però deve tenere conto dei suoi parlamentari che, quasi tutti tranne pochi come Di Maio, alle prossime elezioni non torneranno a Roma".
Sul Green Pass, "come dicevo, i problemi sono certamente maggiori. La contrarietà nel Paese è diffusa e travalica i partiti. Da Cacciari a molti altri le voci contrarie sono tante anche a sinistra. Il tema va oltre la questione sanitaria, perché mette in discussione, senza nemmeno un dibattito serio e non superficiale, alcune libertà costituzionale. Per questo motivi prevedo forte tensione anche all'interno del governo".
Infine il Centrodestra e i rapporti praticamente 'inesistenti' tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni. "Non pare che in questo momento il Centrodestra esista più come luogo di elaborazione politica, al di sopra dei partiti che lo compongono. Non interessa. C'è se ci si incontra e, anche litigando, si trova una linea comune, di marcia divisi per colpire uniti. Nessuno invece prova a trovare questa linea comune". Di chi è la colpa? "Non è mai tutta di una persona sola, la responsabilità può essere maggiore di uno o dell'altro, ma non è mai solo di una persona. Non mi pare francamente che oggi nessuno abbia a cuore l'intesa, alcuni perché giustamente bruciati dalle scelte sulla Rai, ad esempio. Altri perché perché fa comodo questa situazione. Comunque, qualcuno perché comunque continua a crescere, altri perché hanno la possibilità di gestire un po' di potere, di serie b, che Draghi lascia ai partiti, si sono adeguati allo status quo. Il problema è che nei momenti difficili servirebbe meno egoismo, meno chiusura, più responsabilità, più visione. La politica è qualcosa di più nobile ed ha necessità che qualcuno faccia, con nobiltà il primo passo. Anche perché continuando così si rischia di regalare l’ennesimo PdR al Centrosinistra", conclude Crosetto.