Confronto Meloni-Schlein, torniamo alla "Tribuna politica"

Se è vero che tutti i partiti devono avere le stesse opportunità sarebbe interessante assistere a un dibattito come nella Tribuna politica che ha fatto scuola

di Ezio Pozzati
Tags:
politica
Al centro Giulio Andreotti in una foto del 1979
Politica

Confronto Meloni-Schlein

Il 26 aprile 1961 alle 21, sul Programma nazionale, iniziano le trasmissioni radiofoniche e televisive di “Tribuna Politica”. Diretto da Jader Jacobelli, e moderato, fra gli altri da Giorgio Vecchietti e Ugo Zatterin, “Tribuna politica” è uno spazio televisivo istituito sulla base di un progetto di Amintore Fanfani. Esponenti di diverse parti politiche si confrontano intorno a un tema.

Per tutti gli anni Sessanta il programma avrà un incredibile seguito di pubblico. Nasce "Tribuna Politica" | Storia | Rai Cultura (nel sito c'è anche il filmato). Ecco un modo elegante della Rai per far partecipare tutti i partiti invitandoli a dire la loro su un argomento.

LEGGI ANCHE: Il confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein? Affaritaliani.it si candida per ospitarlo. La proposta di Perrino: “Pronti a un'edizione straordinaria della Piazza”

Negli anni '90 si dovette ricorrere alla “par condicio” perché tutti i partiti fossero rappresentati e con questa due parole si mise fine ad una kermesse che si protraeva da tempo. Tutto ciò nacque per i passaggi televisivi dove le opposizioni si ritenevano non essere sufficientemente “presenti” quanto chi governava.

Oggi ci ritroviamo nella impossibilità di assistere ad un “duello” fra due forze preponderanti in Parlamento ergo non ci può essere un dibattito politico perché lo dice Agcom ossia l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

La domanda è che fare? Se è vero che tutti i partiti, partecipanti ad una competizione elettorale, devono avere le stesse opportunità di parola nonché gli stessi diritti e gli stessi doveri in una trasmissione pubblica, sarebbe interessante se si potesse moderare un dibattito politico come nella Tribuna politica che ha fatto scuola; così nessuno avrà nulla da ridire. E poi, se proprio è necessario un confronto a due, si può sempre attendere il dopo elezioni. Sarà possibile farlo senza polemiche?