Trieste, nuovo caso Lamorgese. Sua la decisione dello sgombero con idranti
Questura di Trieste scavalcata e irritata per la scelta sproporzionata. Manifestanti pacifici spostati di peso, mentre a Roma a Fn è stato concesso di tutto
Trieste, nuovo caso Lamorgese. Sua la decisione delle maniere forti
Scoppia un nuovo caso Lamorgese, dopo la decisione di ieri, presa dal ministro dell'Interno di far sgomberare il porto di Trieste dai manifestanti - si legge su Repubblica - con ogni mezzo. Gli idranti che falciano i portuali col getto d’acqua a massima pressione, i poliziotti che trascinano di peso i lavoratori No Pass seduti a terra, qualche manganello alzato in aria, qualche sasso che piove sulla testa degli agenti. Una cinquantina di lacrimogeni sparati nel mucchio. La protesta che blocca per ore la città che vota per scegliere il proprio sindaco. Sei feriti. Disordini a urne aperte. Dopo le debolezze di dieci giorni fa a Roma quando è stata presa d'assalto e devastata la sede della Cgil, ecco quindi la linea della fermezza. Declinata però su un picchetto di circa tremila persone — composto da lavoratori, portuali, attivisti No Pass arrivati da fuori regione — in quel momento assolutamente pacifico e inerme.
Al Viminale, ieri, - prosegue Repubblica - è stata una giornata assai complicata. Intorno alle 7 del mattino, mentre i portuali e l’eterogeneo movimento No Pass si radunano per il quarto sit-in consecutivo davanti ai cancelli del porto, la ministra in contatto telefonico con il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, specifica quale sia la direttiva da seguire: il maxi parcheggio davanti al varco 4 va liberato, a tutti i costi. Non tutti, all’interno del ministero dell’Interno, condividono quest’impostazione, per tre motivi: perché è giorno di elezioni, perché si tratta comunque di una manifestazione di lavoratori e perché chi è davanti al porto non pare intenzionato a mettere in atto clamorose azioni di disturbo. Da quanto trapela dai sindacati di polizia, nei ranghi operativi della Questura di Trieste si apprende dell’intervento deciso a Roma con un misto di sorpresa e irritazione. Ma il Viminale: “Non c’è stato nessun intervento diretto da parte di Lamorgese”.