Tutto ok al Cnel quando conferisce incarichi dirigenziali? Il caso

Alessandra Scalzini è stata scelta come dirigente dell'Ufficio del Segretario Generale. Ma l'iter seguito non corrisponde a quanto dice la legge

di redazione politica
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Al Cnel si rispettano le procedure per conferire gli incarichi? Il caso della dirigente Scalzini

Si chiama Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (Cnel); ma sono proprio le modalità con cui si conferiscono gli incarichi lavorativi al suo interno a sollevare dubbi di trasparenza. È il caso della dirigente Alessandra Scalzini, nominata dal Segretario Generale del Cnel Mauro Nori, il quale pare aver violato palesamente l'iter pubblico previsto per la sua determinazione (dal D.lgs n. 165/2001, ndr). 

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L'ennesima ombra sull'istituzione la cui poltronissima di presidente è occupata da Renato Brunetta, di Forza Italiache aveva dichiarato: "Fanno credere che si eliminerà il Cnel, un carrozzone costosissimo. È una pubblicità ingannevole”. E aveva ragione, perché l'organo previsto dalla stessa Costituzione sopravvive a tutto e a tutti, nei suoi sfarzi e nella sua dubbia utilità. Basti pensare che la sua sede, Villa Lubin, è un “interessante esempio dell'architettura romana del primo '900” in quel di Roma. O che per descrivere le sue funzioni non si risparmiano grandi appellativi: “organo di consulenza delle Camere e del Governo”, con anche “funzione legislativa che può contribuire all’elaborazione della legislazione economico-sociale”.

Nei fatti, quello che doveva essere una cerniera tra economia e politica, negli anni è diventato una sorta di “pensatoio alto”, che poteva essere abolito già nel 2016 con il referendum sulla riforma costituzionale proposta da Matteo Renzi, ma venne salvato dalla vittoria dei “no”. E che ora la presidente del Consiglio Giorgia Meloni vorrebbe “rilanciare” come luogo di confronto e tra le parti sociali sul tema del lavoro.

Ma, come si diceva sopra, ci sono altre ombre sull’istituzione che si riunirà il prossimo 11 maggio. O meglio, sulle poltrone che la abitano, frutto di un valzer poco limpido e viziato, proprio come quella di Alessandra Scalzini, dirigente dell’Asl 2 di Roma già condannata in appello dalla Corte dei Conti di Roma per un danno erariale di 17.708 euro.

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Al Cnel si conferiscono incarichi senza seguire la procedura? Il caso della dirigente Alessandra Scalzini

E che, dallo scorso 1 luglio 2022, siede a Villa Lubin grazie all’allora Segretario Generale Mauro Nori, senza che, però, sia stato pubblicato sul sito istituzionale l’avviso richiesto dalla legge per rendere “conoscibili il numero e la tipologia dei posti di funzione disponibili nella dotazione organica”, oltre che “i criteri di scelta”. Secondo la procedura pubblica, poi, il Cnel “acquisisce le disponibilità dei dirigenti interessati e le valuta”. Peccato che tutto questo, secondo fonti interne consultate da Affari, non è avvenuto. Il Segretario Generale Nori, con la determina 1499 dell’11 luglio 2022, ha voluto invece assegnare l’incarico dirigenziale alla Scalzini che conosceva già, essendo moglie di Mauro Paoloni, Professore di economia all’Università Roma Tre, consulente a sua volta del Cnel.

C’è da domandarsi, a questo punto, come il costo della Scalzini sarà giustificato ai fini del bilancio pubblico. Un bilancio, quello del Cnel, che pesa sulle casse dello Stato, e quindi dei contribuenti italiani, con cifre ancora da capogiro. Si parla, dal 2015, di circa 8,7 milioni di euro, difficilmente giustificabili alla luce dei risultati raggiunti. Nel corso della sua decennale attività il Cnel ha infatti sfornato poco meno di mille fra studi e pareri, insieme alle proposte di legge, nessuna delle quali mai approvata dal Parlamento.

I revisori dei conti del Cnel, tra i quali due sono giudici della Corte dei Conti, come potranno approvare il bilancio 2022 con una spesa che parrebbe illegittima in violazione dell’art. 19 d.lgs. 165/2001? Il Dirigente del controllo interno del Cnel ha effettuato verifiche al riguardo? Quello che attualmente risulta è che Alessandra Scalzini è ancora al Cnel, e collabora anche con il nuovo Segretario Generale Francesco Tufarelli, che pare voglia riconfermarla.

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