Ucraina, Cecilia Strada sconfessa il Pd: "Invio armi non funziona, voterei no"

La candidata alle Europee: "Serve il negoziato". Critiche dall'interno dello stesso partito

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Cecilia Strada
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Cecilia Strada sconfessa il Pd sull'Ucraina: "Basta inviare armi, serve il negoziato"

''L'invio delle armi in Ucraina non ha funzionato. Dopo due anni dall'inizio della guerra, se fosse bastato il sostegno militare e l'invio delle armi, staremmo festeggiando l'Ucraina in pace, invece stiamo ancora contando i morti. Dalla guerra se ne esce solo con il negoziato''. Lo ha dichiarato Cecilia Strada, candidata alle Europee come capolista Pd, intervenendo a ''L'Attimo Fuggente'' condotto da Luca Telese e Giuliano Guida Bardi sulla FM di radio Giornale Radio.

Un intervento che di fatto sconfessa la linea dello stesso Pd sulla guerra in Ucraina. Cecilia Strada ha spiegato che voterebbe contro il nuovo invio di armi. "La Brigata ebraica aveva tutto il diritto di sfilare in corteo il 25 aprile. Gli studenti che protestano contro Israele? Ogni cittadino che protesta in modo non violento ha tutto il diritto di manifestare", ha detto nella stessa intervista. Quanto a Zerocalcare che disertò il Lucca Comics per il patrocinio di Israele, ha commentato: "La sua posizione era stata legittima e perfetta". 

Non sono mancate le repliche interne. "Il sostegno difensivo militare, politico, sociale ed economico a Kyiv non può essere messo in discussione e per quel che riguarda la nostra famiglia politica europea rappresenta un punto non derogabile; su questa sfida si gioca un pezzo della sicurezza europea, del futuro delle nostre democrazie liberali e della pace nel mondo libero", ha scritto in una nota l'europarlamentare Pd Pina Picierno. "Se oggi l'Ucraina esiste ancora è per il sostegno che l'Europa e i Paesi della Nato hanno costantemente fornito al popolo ucraino. L'unica pace giusta e possibile passa per l'integrità territoriale ucraina".