Ucraina-missione di pace, Mattarella vuole la botte piena e la moglie ubriaca

Mattarella va dietro al "servitore del popolo" che parla di pace, solo dopo aver sconfitto la Russia

Di Paolo Diodati
Sergio Mattarella
Politica

Intelligenza Artificiale e insiemistica delle elementari, ecco perchè è lo "sgarrante" della Costituzione

Quando si parla anche a sproposito, dell'ormai dilagante Intelligenza Artificiale (IA), un brillante collega filosofo ricorda con tristezza le speranze nate e poi deluse col famoso Circolo di Vienna. Costituito da un gruppo di filosofi, matematici, fisici e scienziati vari, nacque su iniziativa del filosofo tedesco Moritz Schlick. Si riunirono per la prima volta a Vienna, nel 1922. Il gruppo fu molto attivo fino all’assassinio del cinquantaquattrenne Schlick nel 1936 a opera di un fanatico filonazista. La scuola di pensiero a cui si rifacevano gli aderenti era l’empirismo logico o neopositivismo logico. In parole povere, volevano matematicizzare logica e linguaggio, in modo da rendere evidenti incongruenze, paradossi ed errori in genere.

Tentativi, dico da praticone non addetto ai lavori, allora velleitari, falliti e abbandonati. Ripenso a quei tentativi che oggi potrebbero essere ripresi e portati avanti con successo, mediante la strada che ha portato, e porta, a sviluppare la famosa Intelligenza Artificiale. Ci ripenso ogni volta che sento i bizantinismi scritti o verbali, per sostenere che Matterella non sia lo Sgarrante della Costituzione. Che la nostra entrata in guerra a favore dell'Ucraina sia in contrasto col famoso Art.11 della Costituzione, lo capiscono al volo tutti i non prevenuti: addirittura i bambini.

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Ma un programmino da scuola elementare, fatto per l' IA, dimostrerebbe, con freddezza asettica, la loro totale incompatibilità, senza se e senza ma. Italia, popolo di santi, poeti, navigatori... E di ciarlatani, opportunisti, imbroglioni cinici e ipocriti. Ci siamo fatti belli, nella Costituzione più bella del mondo, scrivendo che ripudiamo la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali, salvo, ovviamene, nel caso in cui fossimo aggrediti.

Ora che s'è capita la filosofia,  la morale (americana) imposta alla Nato, i costituzionalisti scrupolosi, dovrebbero avere l'onestà di aggiungere, al famoso art.11 "salvo il caso in cui fossimo aggrediti o fosse aggredita una nazione amica o amica di un'amica nostra, anche se quest'amica dell'amica ha fatto del tutto per farsi aggredire o addirittura ha aggredito lei perché l'altra stava per aggredirla e la miglior difesa è l'attacco". Ecco, così non ci sarebbe incompatibilità tra l'art. 11 così modificato e l'appartenenza alla Nato. Invece qui siamo al punto che Mattarella e la Piaciona vanno dietro al "servitore del popolo" che parla di pace, solo dopo aver sconfitto la Russia e considera l'Italia il miglior alleato dopo gli USA. 

Se poi uno dice la verità "papale papale" sul responsabile numero uno del terribile pericolo che corriamo, viene maltrattato e deriso in TV, come l'eroico giurista Ugo Mattei.

Senza scomodare il Circolo di Vienna, il simbolismo logico matematico e l'Intelligenza artificiale, ma ricorrendo semplicemente ai circoletti dell'insiemistica usati alle elementari, si può far vedere a tutti che l'intersezione tra i due insiemi (art1 e casi di aggressione all'Italia, è l'insieme vuoto. Ovvero si farebbe capire anche ai bambini di sei anni che, così com'è l'art. 11, è assolutamente incompatibile con l'appartenenza alla Nato.  

Il bello e il colmo è che gli ancora più cinici e ipocriti americani, hanno anche loro, nella Costituzione, il bel proposito di non ricorrere all'uso delle armi, ecc... . Ma è ovvio che abbiano bombardato Saddam, Gheddafi, il Kosovo, la Siria ... perché sempre aggrediti... . Quindi, se uno dice a Biden che il loro articolo è ridicolo, viene incriminato o trattato come il giurista Ugo Mattei, dai chiacchieroni di TG e negli spettacoli di chiacchiere (tallk show)?

Insomma, Caro Mattarella, ti piace avere, come dicevano i contadini "La botte sempre piena e la moglie ubriaca...". E se uno lo fa notare... si distinguono i "Signori" come il chiacchierone Enrico Mentana. Mentana: meschino, volgare e, ovviamente ignorante, a prova di IA

È notizia da telegiornale, che un signor nessuno abbia detto fesserie sul comportamento del nostro eccezionale presidente della repubblica? Iperlodato, iperapplaudito, iperamato come garante della Costituzione. Un signor nessuno lo critica. E allora? Si dice al TG?

Credo proprio di no. Non è notizia da TG, altrimenti dovrebbero esserci telegiornali ininterrotti 24 ore su 24, con noiose notizie di quel genere, tanti sono gl'italiani che, come scritto e firmato su questo giornale, spengono l'audio al solo vedere lo Sgarrante della Costituzione, prossimo Asino d'oro 2022, attuale Capo dei no-pax e capo dell'opposizione, quest'ultima, ottima definizione del magistrale Belpietro.

Un minimo di cervello, porta a capire che se un chiacchierone televisivo come Mentana dà al suo personale e particolare TG la notizia "un signore ha sostenuto che l'art 11 della nostra Costituzione vieta di risolvere le controversie internazionali mediante la guerra", senza pronunciarne il nome, si tratta di un comportamento meschino e volgare, diciamo punizione da cafone, per non far pubblicità al "signore". L'altra perla televisiva di conformismo, Myrta Merlino, ha creduto di zittire Mattei, ricordando i grandi meriti di Matterella. Dialogo tra sordi. Mattarella ha meriti di tipo politico. Ugo Mattei ha meriti di tipo professionale. Nostra proposta per porre fine alla guerra e previsioni del politologo Mearsheimer. 

Oggi, 10/6, una pagina intera de La Verità a firma di Matteo Lorenzi, sul pensiero del grande politologo John Mearsheimer. "Guerra senza sbocchi. Guerra di logoramento. - sostiene il famoso studioso - Alla fine vincerà Putin". E spiega la mancanza di sbocchi, con il più ovvio dei motivi: quello esistenziale. Siamo sempre lì e il latino rinforza ll concetto: Mors tua, vita mea.

Vincerà Putin, quando, avendo conquistato ancora più terre di quante ne abbia prese finora, sarà ancora più chiaro lo sbilanciamento in campo: già ora, dice il politologo, non è affatto vero che ogni soldato ucraino che muore, ne muoiano sette russi. La vertà è che ogni russo morto, ne sono morti due ucraini. Non intervenendo direttamente uomini di altre nazioni a fianco dell'Ucraina... la fine prevista da Mearsheimer, coincide esattamente con i due modi per fermare la guerra, presentati su Affaritaliani diverso tempo fa e che avrebbero lo stesso risultato pratico sul campo. Metodo fatto proprio da Carlo Rovelli e Marco Rizzo.

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