Ue, fari accesi sulla Concorrenza: ​​​​​​​"Analizzeremo attentamente il ddl"

La decisione di Bruxelles sul ddl Concorrenza dopo la promulgazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

di redazione politica
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Ambulanti e balneari, l'Ue analizzerà attentamente il ddl concorrenza

La Commissione europea "analizzerà attentamente" il disegno di legge sulla concorrenza adottato dall'Italia "nella prospettiva del settore degli ambulanti così come in quella delle concessioni balneari" e "porterà avanti il dialogo bilaterale su questi due temi con le autorità italiane".

Lo ha detto, come scrive Ansa, un portavoce della Commissione Ue, ricordando in particolare che Bruxelles "sta monitorando la situazione del settore degli ambulanti in Italia e su questo tema è già stata in contatto con le autorità nazionali". La decisione di Bruxelles arriva dopo la promulgazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al 30 dicembre 2023 della legge annuale per il mercato e la concorrenza.

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Un provvedimento, questo, che rappresenta uno dei traguardi del Pnrr da conseguire entro il quarto trimestre del 2023, ragion per cui è necessario procedere con sollecitudine alla promulgazione, ma in una lettera inviata al presidente del Senato Ignazio La Russa, al presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Mattarella dice di ritenere "doveroso richiamare l'attenzione del Governo e del Parlamento sull'articolo 11 della legge, in materia di assegnazione delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, che, oltre a disciplinare le modalità di rilascio delle nuove concessioni, introduce l'ennesima proroga automatica delle concessioni in essere, per un periodo estremamente lungo”.

“I profili di contrasto con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive - scrive Mattarella parlando del provvedimento - accrescono l'incertezza del quadro normativo, determinando la necessità di garantire la certezza del diritto e l'uniforme interpretazione della legge da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ciò rende indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento".

Tremonti: "Le richieste di Bruxelles sono oggi superate dalla storia"

La direttiva Bolkestein, "è ormai superata dalla storia". Lo dice, come riporta l'Ansa, in un'intervista a La Stampa Giulio Tremonti, presidente della commissione Esteri alla Camera. Frits Bolkestein "è una persona che conoscevo molto bene e la sua azione era ispirata a un'idea di libertà di mercato europea, di movimento di capitali da una nazione all'altra, non all'interno dei confini nazionali - spiega -. Quella grande idea è stata deviata dalla burocrazia in un delirio del potere regolatorio".

Tremonti comunque capisce "la posizione del Quirinale. È nostro obbligo ottemperare, ma è anche un dovere della politica notare che le richieste di Bruxelles sono oggi superate dalla storia, rappresentano il relitto di un'Europa passata". La Bolkestein "non riguarda solo le concessioni appetibili su dimensione europea, ma tutte le concessioni, anche le più piccole. Secondo lei esiste un'impresa europea che ha interesse a prendere una fetta delle concessioni agli ambulanti? La cosa più grave in politica è il ridicolo. E qui ci si copre di ridicolo nel nome del Dio Mercato".

L'Europa "non può essere più solo mercato, ma deve essere confini, tradizioni, valori". Tremonti si sofferma anche sul caso del deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo: non entra nel merito dei fatti ma della vicenda contesta "l'immagine un po' snob che i media e le opposizioni hanno costruito descrivendo quella festa come sintomatica dell'abuso di potere, mentre era organizzata nella proloco di un piccolo paese, con il cibo portato da casa". È la fotografia di "un mondo minore - sostiene - che è però maggioritario nel Paese".