Ue, FdI: "Ursula si è spostata destra ascoltando Meloni". E sul suo bis...

Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario al Senato di Fratelli d'Italia, ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi
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Giorgia Meloni e Ursula Von Der Leyen
Politica

Ue, Speranzon: "No ad intese con gli alleati di Salvini di Afd"

 

"Ci sono due famiglie di partiti europei (ECR di cui fa parte Fratelli d'Italia e Identità e Democrazia di cui fa parte la Lega, ndr) che hanno posizioni qualche volta convergenti e altre volte diverse su specifici punti. Sul tema di Ursula von der Leyen è legittimo che la signora Marine Le Pen non la ritenga adatta a guidare la Commissione europea, ma anche Renzi, che la fece votare cinque anni fa, ha detto cose simili a Salvini su Ursula". Con queste parole Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario al Senato di Fratelli d'Italia, risponde alla domanda di Affaritaliani.it sulle affermazioni di sabato scorso alla convention organizzata dalla Lega a Roma di Marine Le Pen che ha espressamente chiesto a Giorgia Meloni di non appoggiare il bis di Von der Leyen alla guida della Commissione europea.

"Non mi meraviglia, è normale competizione legata a una campagna elettorale con elezioni che prevedono il sistema proporzionale dove non ci saranno candidati condivisi ed ognuno andrà per sé. Può darsi che dopo il voto europeo i partiti che fanno parte del Centrodestra e del Centrosinistra propongano candidati diversi per l'esecutivo Ue. Sicuramente Marine Le Pen preferirebbe Giorgia Meloni a Von der Leyen come presidente della Commissione, ma è impossibile che il nostro Presidente del Consiglio lasci la guida del governo italiano. Ursula cinque anni fa era stata votata e sostenuta da Forza Italia, dal PD e dai 5Stelle e compose una Commissione molto sbilanciata a sinistra. Una maggioranza che ovviamente anche noi vogliamo cambiare. Su chi guiderà la Commissione i ragionamenti si faranno dopo le elezioni in base alle forze e ai numeri a livello europeo, non italiano.".

Speranzon poi afferma che "nel gruppo della Lega e di Le Pen ci sono alcuni partiti - e il riferimento è ai tedeschi di Afd - che hanno posizioni difficilmente conciliabili con le nostre. Se in Germania sono il primo o il secondo partito magari la percezione che si ha di loro all'estero è diversa, e il voto dei tedeschi va rispettato, ma obiettivamente è difficile immaginare un’alleanza con chi ad esempio non condanna l’aggressione russa dell’Ucraina. Noi vogliamo cambiare profondamente l’Europa per rafforzarla, non certo per distruggerla".

Fratelli d'Italia potrebbe votare Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue dopo le Europee dell'8-9 giugno? "In questa ultima fase del suo mandato la presidente della Commissione Ue sta seguendo molti consigli e indicazioni del governo italiano. Il tema non è il nome. Quando vedo Ursula che appoggia in modo esplicito le proposte italiane e di Meloni in particolare sulle modalità per combattere l'immigrazione clandestina è evidente che ha cambiato la sua posizione e sta orientando quella della Commissione ascoltando le indicazioni di un governo, quello guidato da Giorgia Meloni, che non è nella sua maggioranza e che non ha nessun commissario Ue. Von der Leyen si è spostata molto a destra e l'ultima versione personalmente non mi dispiace. Semmai dispiace molto alle sinistre da quando si accompagna con Meloni, e non solo al Pd ed ai 5Stelle ma a tutte le sinistre europee", conclude Speranzon.