Ue, Gasparri: "Wilders come Afd, incompatibile per il Ppe". Intervista
"Ci sono per noi dei paletti oltre i quali non possiamo andare"
"Le elezioni europee non sono quelle per il comune di Vigevano, dove, in ogni caso, qualcuno al secondo turno viene eletto sindaco"
"Forza Italia si muove nell'ottica di quelle che sono le alleanze compatibili per il Ppe. Non conosco nei dettagli il programma di Wilders, ma mi sembra proprio che valga lo stesso discorso per i tedeschi di Alternative für Deutschland, quindi entrambi non compatibili per il Partito Popolare Europeo".
Maurizio Gasparri, nuovo capogruppo di Forza Italia al Senato, commenta con Affaritaliani.it le prospettive in vista delle elezioni europee del 9 giugno 2024 e di quanto accadrà dopo per formare una maggioranza che sostenga la nuova Commissione Ue alla luce delle elezioni in Olanda che hanno visto la vittoria della destra di Wilders, alleata al Parlamento europeo della Lega.
"Ci sono per noi dei paletti oltre i quali non possiamo andare, vale per Afd e credo proprio anche per gli olandesi del PVV. Ovviamente questo veto non si estende alla Lega che invece è assolutamente compatibile nell'ottica di un'alleanza tra Ppe e Conservatori", spiega Gasparri.
Ma se non ci fossero i numeri al Parlamento europeo, Forza Italia e il Ppe farebbero un'altra alleanza con la sinistra del Pse modello Ursula? "Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Mi auguro che ci sia una maggioranza di Centrodestra, con i paletti che ho spiegato, ma le elezioni europee non sono quelle per il comune di Vigevano, dove, in ogni caso, qualcuno al secondo turno viene eletto sindaco. Votano 27 Paesi e il quadro è molto complesso e se non c'è una maggioranza chiara di certo non si può tornare alle urne. La nostra proposta è quella del modello Tajani quando fu eletto presidente del Parlamento europeo in contrapposizione alla sinistra. Ma questa volta anche con la Lega che allora non lo votò", conclude il presidente dei senatori di Forza Italia.