Ue, Messina (FdI): "Condivido la ratio delle parole di Borghi sulla sovranità"

Attacco della Lega a Mattarella/ Il vice-capogruppo vicario alla Camera di Fratelli d'Italia: "La sovranità deve essere nazionale e non europea"

Di Alberto Maggi
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Manlio Messina
Politica

"La forza dell'Europa sta nel valorizzare le diversità delle varie nazioni che la compongono"

 

"È una cosa che noi sosteniamo da sempre. La Germania ha inserito nella Costituzione che le norme dell'Unione europea non hanno un valore superiore a quello della Costituzione tedesca. Dovrebbero farlo tutti i Paesi e certamente anche l'Italia". Manlio Messina, vice-capogruppo vicario alla Camera di Fratelli d'Italia, commenta con Affaritaliani.it la polemica innescata dalle parole del senatore Claudio Borghi della Lega.

"La sovranità nazionale deve prevalere", afferma Messina. "L'Europa deve invece valorizzare le differenze tra i vari popoli. Il tentativo fatto negli ultimi anni dall'Unione europea di omologare, non solo dal punto di vista normativo ma anche culturale, tutti i Paesi e i popoli è stato un enorme errore. La forza dell'Europa sta nel valorizzare le diversità delle varie nazioni che la compongono. Considero uno scivolone la richiesta di dimissioni di Mattarella, ma condivido la ratio delle parole di Borghi sulla sovranità che deve essere nazionale, italiana per noi, e non europea".

"L'Unione europea deve intervenire su quei temi dove c'è la necessità di unificare l'azione dei vari Paesi: abbiamo la moneta unica, servirebbe un esercito comune e anche una politica migratoria comune. L'Europa deve normare i grandi temi ma lasciare totale libertà ai singoli Stati di legiferare per le proprie peculiarità. Non si può certo paragonare la Germania all'Italia, così come non si può paragonare il nostro Paese a quelli del Nord Europa. Anche e soprattutto nel campo agro-alimentare siamo molto differenti. Il formaggio tedesco e quello italiano non possono essere omologati in quanto molto diversi. La sovranità nazionale spero che possa essere al centro della prossima Europa che verrà dopo le elezioni dell'8-9 giugno", conclude il vice-capogruppo vicario alla Camera di Fratelli d'Italia.