Ue, Schlein cambia marcia: niente incarichi a Bonaccini. Poteri solo ai suoi

La leader dem non vuole fare concessioni alla minoranza del partito, il capogruppo dovrebbe essere Nicola Zingaretti (ma non è una promozione)

di redazione politica
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Stefano Bonaccini e Elly Schlein
Politica

Ue, Schlein adesso vuole comandare: nei posti chiave a Bruxelles solo i suoi fedelissimi

Elly Schlein ha deciso di prendere davvero in mano il Pd, forte del consenso ottenuto alle Europee e delle recenti vittorie ai ballottaggi in città chiave come Firenze e Bari. La leader dem adesso cambia marcia e nei ruoli chiavi a Bruxelles è intenzionata a mettere i suoi uomini con poche concessioni alle minoranze. All’Europarlamento - riporta Il Foglio - Stefano Bonaccini potrebbe non ottenere incarichi. Schlein preferisce averlo come presidente di partito, visto che l’ex governatore dell’Emilia Romagna non le ha mai dato del filo da torcere. Forse otterrà la presidenza di una delle commissioni, ma non è detto.

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Nella delegazione dell’Europarlamento - prosegue Il Foglio - Schlein farà affidamento principalmente sui suoi: Camilla Laureti e Alessandro Zan. È vero che avrebbe intenzione di affidare l’incarico di capogruppo del Pd a Nicola Zingaretti, ma sbaglierebbe chi pensasse che questa è un promozione. L’ex presidente della regione Lazio occupava già quel posto all'epoca del suo primo (e unico) mandato di europarlamentare. Quindi questa non si può certo definire un "avanzamento di carriera", anzi. E infatti c’è chi racconta che Zingaretti non sia proprio entusiasta del ruolo che dovrebbe andare a ricoprire.