Ustica, Meloni non vuole rompere con Macron. A Parigi archivi sempre segreti

La premier cerca di evitare nuovi strappi con l'Eliseo. La Francia si dice disposta a collaborare ma i documenti restano blindati

di redazione politica
Politica

Meloni cauta per non rompere con Macron dopo le rivelazioni di Amato su Ustica

La reazione del governo all'intervista di Giuliano Amato a Repubblica su Ustica è stata molto cauta. Secondo la stessa Repubblica, "Giorgia Meloni non forzerà la mano con Emmanuel Macron, almeno per il momento. Non muoverà passi formali clamorosi o divisivi verso Parigi sul dossier di Ustica, né si spenderà in appelli pubblici rivolti all’alleato".

Il motivo, secondo Repubblica, è che "la presidente del Consiglio – e con lei la Farnesina, allarmata dagli effetti di queste rivelazioni sulle relazioni con paesi alleati - non sembra intenzionata a complicare ancora di più un rapporto già complesso con l’Eliseo. Un tassello storicamente fondamentale e nelle prossime settimane ancora più importante per affrontare dossier caldissimi come la Tunisia e la trattativa sul Patto di stabilità".

Dalla Francia arriva disponibilità a collaborare. Almeno a parole. "Su questa tragedia la Francia ha fornito ogni elemento in suo possesso ogni volta che le è stato chiesto", dice il ministero degli Esteri francese come riporta Repubblica. "Il ministero aggiunge che ogni informazione è stata fornita «soprattutto nel quadro delle inchieste condotte dalla giustizia italiana. Restiamo ovviamente a disposizione per lavorare con l’Italia se ce lo chiederà»".

Ma secondo il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, "la verità, o almeno una parte, si trova forse negli archivi militari custoditi nel château de Vincennes. Documenti che, in assenza di una decisione politica, saranno desecretati non prima del 2040. «La Francia ha una delle durate più lunghe per il segreto sulla Difesa, sessant’anni e in alcuni casi di più come per alcuni documenti della Seconda guerra mondiale che sono ancora classificati», nota lo studioso Laurent Chalard, membro del think tank European Centre for International Affairs". 

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