Draghi asfalta tutti: se la Lega perde le comunali salta il progetto nazionale

Draghi ormai fa quello che vuole. L'obbligo del vaccino non sarà necessario se lo sarà il Green pass per i vari settori. Salvini ora teme le amministrative

di Paolo Becchi
Mario Draghi Lapresse
Politica
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Pare proprio di poter dire che Draghi stia asfaltando tutti. Di fatto oltre ad essere il Primo ministro è anche il Ministro degli Esteri e ora anche della Salute. Anche le ultime resistenze sul green pass appena ventilate da Salvini sono crollate. Draghi non avrà neppure bisogno di un formale obbligo di vaccino. Gli basta estendere di categoria in categoria il green pass per ottenere lo stesso risultato e lo sta facendo con il consenso di tutte le forze di governo e con una blanda opposizione.

L’accordo è talmente ampio che forse Draghi non avrà neppure bisogno di mettere la fiducia, per evitare qualche piccolo mal di pancia in una Lega che ormai ha deciso di seguire la linea del governo sulla vaccinazione di massa senza se e senza ma. L’opposizione vera è quella delle piazze che è però priva di rappresentanza politica. E al momento non esce dallo spontaneismo disorganizzato che la caratterizza.

Con l’aiuto dei grandi mezzi di informazione il Governo è riuscito a costruire il nuovo nemico, quello delle piazze, che va combattuto con ogni mezzo: il no vax, o meglio il no green pass, deve essere ridotto a non uscire di casa se non si fa pungere e non c’è misericordia neppure per i ragazzi. Già si sta pensando di estendere almeno ai ragazzi delle superiori l’obbligo del green pass.

Andrà tutto avanti senza difficoltà? Bisognerà vedere cosa accadrà all‘inizio dell’anno accademico con gli studenti universitari e altresì a ottobre con le elezioni amministrazione nelle grandi città.

Se si verificasse una sconfitta per 5 a 0 a favore del centro sinistra questo sarà il segnale dell’inizio reale del declino del progetto politico che Salvini aveva in mente, una Lega nazionale e ritornerà nei suoi confini regionali. Aprendo un grosso problema politico perché una Lega nazionale può aspirare a governare una nazione una Lega regionale no.

Bisognerà inoltre vedere se la vaccinazione di massa darà i risultati sperati perché se dovesse fallire, allora tutti saranno ritenuti corresponsabili del disastro e allora si aprirà lo spazio per la costruzione di una nuova forza politica capace di colmare il vuoto lasciato da forze politiche che hanno rinunciato alla loro autonomia per seguire ciecamente Draghi.