"Vaccino obbligatorio e multe per i No Vax". Confermato. Sei d'accordo?

Vaccino obbligatorio per legge, parla Enrico Borghi (responsabile Sicurezza del Pd)

Di Alberto Maggi
Politica
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"L'obiettivo della vaccinazione obbligatorio è quello di incrementare il più possibile il perimetro delle somministrazioni di vaccino nel nostro Paese"

 

"Dal nostro punto di vista sono mature le condizioni per introdurre l'obbligo vaccinale per legge". Lo afferma ad Affaritaliani.it il deputato e responsabile Sicurezza nella segreteria del Pd Enrico Borghi, confermando così l'anticipazione di Affari. "A chi parla di rischio frattura sociale, faccio notare che sarebbe molto più doloroso, proprio per la coesione sociale, un lockdown per i non vaccinati, come hanno deciso in Germania e in Austria e come hanno sollecitato alcune forze politiche e alcuni governatori di regione".

 

Sanzioni per chi non volesse comunque vaccinarsi contro il Covid? "Ogni obbligo porta con sé delle sanzioni, che verranno definite in sede di governo. Il Parlamento deve fissare un principio generale. L'obiettivo della vaccinazione obbligatorio è quello di incrementare il più possibile il perimetro delle somministrazioni di vaccino nel nostro Paese, con le eccezioni legate alle condizioni di salute soggettive certificate. Le sanzioni saranno decise con saggezza dal governo, ma è tautologico che siano previste altrimenti non sarebbe un obbligo". Che tipo di sanzioni? "La strada potrebbe quella di sanzioni amministrative, ovvero multe, ma ci affidiamo alla competenza del ministro dell’interno e alle valutazioni del Consiglio dei Ministri”risponde Borghi.

Quanto all'età dalla quale far scattare l'obbligo vaccinale, si parla di 18 anni, il deputato del Pd afferma: "Le valutazioni verranno fatte dal Comitato Tecnico Scientifico. Per i minori il principio sul quale lavorare è il percorso di convincimento dei genitori fatto da pediatri e medici. A far paura deve essere la malattia e non la cura". Quindi dai 18 anni in su l'obbligo vaccinale? "Lo deciderà il governo". E infine, il decreto potrebbe arrivare già il 5 gennaio o più avanti? "Aspettiamo e vediamo che cosa accadrà nel Consiglio dei ministri di dopodomani", conclude Borghi.