Valditara: "I prof tutor saranno pagati di più. Ecco la nostra rivoluzione"

Il ministro dell'Istruzione a Radio24: "La lettera sull'orientamento degli studenti è una rivoluzione"

Politica

Valditara: "I docenti tutor saranno pagati di più"

"I docenti tutor saranno pagati di più". Lo ha dichiarato il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervistato a Radio24. "Avranno dei compiti aggiuntivi e dovranno essere formati soprattutto nel campo psicologico e pedagogico - ha chiarito il ministro -. Ne abbiamo parlato con i sindacati e stiamo ragionando con loro per capire come strutturare al meglio questo nuovo modello organizzativo". Il tutor, "che non sarà un collega gerarchicamente sovraordinato ma un collega che lavorerà in una logica di team", dovrà "occuparsi di coordinare la personalizzazione dell'insegnamento e soprattutto di farsi carico di quei ragazzi che hanno più difficoltà o di quelli che in classe si annoiano perchè sono talmente avanti negli apprendimenti da avere necessità di accelerare". Per Valditara la figura del docente-tutor sarà anche un'arma preziosa "per affrontare il tema della dispersione scolastica, visto che l'Italia ha uno dei tassi più elevati in Europa". 

"La lettera sull'orientamento inviata alle famiglie - ha aggiunto Valditara - è una novità importante perchè è collegata alla visione del futuro professionale dei ragazzi. Le linee guida, contenute nel decreto che ho firmato a dicembre, sono un'autentica rivoluzione perchè consentono alle famiglie di avere gli strumenti giusti per scegliere con consapevolezza quali sono le prospettive occupazionali legate al percorso formativo individuato per il ragazzo. Esistono 1,2 milioni di posti di lavoro non coperti per carenza di qualifiche adeguate". Nel corso dell'intervista a Radio24, il ministro ha spiegato quanto sia importante che "da una parte ci sia un'attenzione ai talenti del giovane da valorizzare, alle sue propensioni che devono essere note anche ai genitori prima di poter fare la scelta" e che dall'altra "si incontrino queste propensioni con le potenzialità professionali che la società offre". Per Valditara, insomma, "ci deve essere una connessione più forte tra il mondo scolastico e quello produttivo". Bisogna lavorare "per rendere più vicine le famiglie al territorio (e quindi alle aziende) agendo proprio sul tema dell'orientamento. Si deve fare in modo che le scuole offrano un tipo di formazione che sappia trovare poi degli sbocchi concreti nel mondo lavorativo".

"Se si conoscessero più attentamente i test PISA si vedrebbe che gli studenti della Finlandia in matematica hanno performance nettamente inferiori a quelle della metà degli studenti italiani. Bisogna evitare di generalizzare. I nostri insegnanti svolgono un compito delicatissimo, molto importante, con grande competenza e professionalità" ha sottolineato il ministro dell'Istruzione tornando sulle polemiche dei giorni scorsi scaturite dalla pittrice finlandese che ha deciso di lasciare Siracusa. "Basta con questo refrain di continuare a dare addosso a una scuola che ha necessità che deve veder valorizzare il suo personale dal punto di vista dell'autorevolezza, del rispetto, del trattamento economico - ha aggiunto Valditara -. Abbiamo cercato nell'ultimo contratto di mettere più risorse possibile in un contesto difficile ed è stato il contratto migliore da tanti anni, ma dobbiamo agire sul ruolo dell'insegnante".

E rispondendo a una domanda sulla docente di Rovigo che, ripresa dagli smartphone degli alunni, ha deciso di denunciare tutti, Valditara ha spiegato: "Se io posso filmare l'insegnante appena volta le spalle e deriderla sui social, vengo a minare uno dei presupposti non del rapporto docente-studente, ma della stessa società. Vuol dire che stiamo cancellando una cultura del rispetto che invece deve partire proprio dalle scuole".

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