Vannacci, aperta un'inchiesta per il suo libro. Lui va in licenza per un mese

L'indagine è stata avviata dopo le polemiche scoppiate in seguito alla pubblicazione del libro "Il mondo al contrario"

di redazione politica
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Vannacci, aperta un'inchiesta per il suo libro. E lui va in licenza per un mese per "motivi familiari"

Non è neppure iniziata la nuova avventura a Roma del generale Roberto Vannacci che subito è arrivata per lui la notifica dei rilievi disciplinari nell’ambito dell’inchiesta avviata dopo la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”. Il generale si è presentato oggi a Palazzo Esercito per il periodo di affiancamento previsto prima di assumere il nuovo incarico di capo di stato maggiore delle Forze operative terrestri. Ad attendere Vannacci, c’era la comunicazione formale relativa alla prima fase delle indagini. L’ufficiale ha subito chiesto e ottenuto un mese di licenza per motivi familiari.

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Al Comfoter, come viene indicato in gergo il comando delle Forze operative terrestri, Vannacci dovrà coordinare lo staff agli ordini del generale Salvatore Camporeale. Un “prestigioso incarico”, lo ha definito l’ufficiale, che era stato sospeso dalla guida dell’Istituto geografico militare dopo la pubblicazione del libro con le sue tesi senza freni su gay, femministe, ambientalisti e migranti. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha precisato che “non si è trattato di una promozione”. Ma subito si sono riaccese le polemiche.

L’inchiesta su Vannacci non riguarda la magistratura ma un procedimento disciplinare interno ordinato ad agosto scorso dal capo di Stato maggiore della Difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, con il sostegno dello stesso ministro Crosetto.

Crosetto, ho dato l'ok ad inchiesta formale su Vannacci 

L'inchiesta sommaria sul generale Roberto Vannacci "era stata disposta dal capo di stato maggiore dell'Esercito Pietro Serino, il 18 agosto e si è conclusa il 16 ottobre. Al termine, il capo di Stato Maggiore, visti gli esiti dell'inchiesta sommaria, ha proposto al ministro della Difesa l'apertura di un'inchiesta formale per accertare eventuali infrazioni disciplinari. Quindi, anche sulla base della relazione della Direzione generale del personale militare, ho accolto la sua richiesta, lo scorso 1 dicembre, nominando contestualmente l'Ufficiale inquirente, il generale Mauro D'Ubaldi". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.