Vannacci, Bisignani: "Meloni con Crosetto come Ponzio Pilato". Intervista

Dietro l'uscita del generale "il malessere di un mondo che fa riferimento all’estrema destra verso un governo che strizza l’occhio alla sinistra"

Di Alberto Maggi
Guido Crosetto e Giorgia Meloni
Politica

Caso Vannacci, parla Luigi Bisignani, profondo conoscitore di ciò che si muove nei palazzi romani

 

“Più grave del libro del generale Vannacci mi sembra la posizione di Giorgia Meloni che non difende il suo ministro della Difesa Guido Crosetto attaccato dai camerati di Fratelli d’ Italia. Anche perché dietro alla pubblicazione de “Il mondo al contrario” c’è tutto un retroterra che ha preparato questo caso diventato politico…”. Non ha dubbi Luigi Bisignani, profondo conoscitore di ciò che si muove nei palazzi romani, a dare questa lettura sulla mancata solidarietà a Crosetto che l'ha sospeso dal ruolo del generale in seguito alle polemiche suscitate dalla autopubblicazione su Amazon del suo libro. 

L'intervista di Affaritaliani.it

Eppure anche lei Bisignani, assieme a Paolo Madron, siete stati vittime della censura della Premier che non ha permesso ai ministri Piantedosi e Crosetto di presentare il vostro best seller “I potenti al tempo di Giorgia”...
"Una censura che ha fatto rumore. Ma non voglio tornare su quella polemica, ci tornerà nel mio intervento festival organizzato da Affaritaliani.it a Ceglie Messapica (La Piazza). Anche perché quando si proibisce una cosa di solito, ed è capitato con “I potenti al tempo di Giorgia”, si ottiene l’effetto contrario di desiderarla. Infatti il nostro libro ne ha beneficiato".

 

Copertina del libro "I potenti al tempo di Giorgia"
 

Ma tornando al caso Vannacci cosa avrebbe dovuto fare Meloni?
"Solidarizzare senza se e senza ma con il suo ministro della Difesa, che peraltro è cofondatore di Fratelli d’Italia. Crosetto ha agito responsabilmente nell interesse delle Forze Armate". 

Qualcuno potrebbe obiettare che, rimuovendo il generale dal suo incarico, pure quella di Crosetto è stata censura...
"Il ministro ha solo sospeso il generale il quale, per il ruolo che riveste, non può esprimere le sue opinioni senza essere stato autorizzato preventivamente. Secondo lei un alto dirigente di Eni o Enel può discettare di energia senza l’autorizzazione di Claudio Descalzi o Flavio Cattaneo, concordando il suo intervento in modo da essere in linea con le loro politiche aziendali?".

Allora secondo lei cosa nasconde la rumorosa uscita del generale?  
"Il malessere di un mondo che fa riferimento all’estrema destra verso un governo che strizza l’occhio alla sinistra e che dimentica i suoi valori fondanti. Un mondo contro cui la Meloni non può permettersi di andare contro, perché è un pezzo importante del suo consenso. Ecco perché con Crosetto la premier si sta comportando come Ponzio Pilato”.

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