Vannacci 'boccia' la Commissione Ursula: "Manca la discontinuità col passato"

"Bene Fitto, lo sosterrò. Ma gli altri nomi...". Intervista

Di Alberto Maggi
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Roberto Vannacci
Politica

"Il commissario Ribeira al green deal, per esempio, non promette bene, considerate le sue posizioni squisitamente ideologiche e la sua totale avversione al nucleare"

"Ho visto i nomi della nuova Commissione e, sinceramente, non sono particolarmente entusiasta a partire proprio dal presidente della Commissione stessa, ma le valutazioni non si fanno in base alle persone ma in base alle tematiche e alle soluzioni che proporranno per le criticità europee, che sono tante a partire dalla crescita, dal prezzo dell’energia, dalla pace, dal green deal, e dalla nature restoration law. A differenza di altri, io non muovo critiche pregiudizievoli sulla base di nomi ma mi baso sui fatti. Vedremo a lavori avviati. Una cosa è certa: non farò sconti su nulla: non mi hanno mai attratto le politiche dell'inciucio". Così l'eurodeputato della Lega Roberto Vannacci, intervistato da Affaritaliani.it, sulla nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen".

"In generale mi sarei aspettato un segnale di discontinuità rispetto al passato, che tenesse conto dell’espressione del voto popolare delle Europee in cui i partiti conservatori e sovranisti sono cresciuti considerevolmente ma, evidentemente, i meccanismi che hanno permesso la rielezione della Von der Leyen sono costruiti apposta per evitare che la democrazia vera abbia il sopravvento. Il commissario Ribeira al green deal, per esempio non promette bene, considerate le sue posizioni squisitamente ideologiche e la sua totale avversione al nucleare, ma mi auguro che oltre all’ideologia che sino ad oggi ha seguito si faccia permeare e contagiare da una buona dose di pragmatismo e di spinta alla crescita", spiega Vannacci. "Bene Raffaele Fitto per l’Italia, lo sosterrò, ma mi domando se ci sarà qualche parlamentare italiano che non lo farà, sarebbe il colmo. Un europarlamentare italiano che boccia un vicepresidente della Commissione italiano visto che, a prescindere dal suo colore politico, un italiano è qua per difendere gli interessi nazionali dell’Italia".

Alla domanda se sia vero che sia stato sospeso dal gruppo dei Patrioti, Vannacci è lapidario: "Non mi occupo della stampa nazionale che continua insistentemente a rivolgere a me domande che invece dovrebbe rivolgere a chi ha esternato determinate notizie", conclude.

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