Vannacci: "Inchiesta sulla Russia? Una porcheria giornalistica". Intervista
"Non mi è stata mai sollevata alcuna mancanza né dalla catena gerarchica né dal capo missione, solo note eccellenti"
"Ci sono testate giornalistiche che cercano in ogni modo di sminuire la mia figura"
"E' una porcheria giornalistica". E' secco e deciso il commento del generale Roberto Vannacci, intervistato da Affaritaliani.it, sulle indiscrezioni comparse su alcuni giornali di stamattina su un'inchiesta a suo carico negli anni che ha operato presso l'ambasciata italiana in Russia. "Io non ho alcun elemento, nessuna informazione in merito. Ero addetto per la Difesa nella Federazione russa, operavo a Mosca. E in sedi di accreditamento secondario recando talvolta per relazioni diplomatiche militari in Bielorussia, Armenia e Türkmenistan".
"Quando ho prestato servizio nella Federazione russa non mi è stata mai sollevata alcuna mancanza né dalla catena gerarchica né dal capo missione, ovvero l'ambasciatore italiano a Mosca. Sono davvero spiazzato per queste voci di un'inchiesta sul mio operato e non ne capisco proprio la valenza", sottolinea il generale.
Un tentativo per attaccarla e screditarla? "Molto probabile che sia così. Ci sono testate giornalistiche che cercano in ogni modo di sminuire la mia figura. Quando sono stato nella Federazione russa ho anche avuto note eccellenti sul mio operato. Davvero incomprensibile quanto scritto, se non un attacco strumentale alla mia persona che evidentemente ad alcuni dà fastidio", conclude Vannacci.