Lega, Vannacci show a Pontida: "La cittadinanza non si regala". Salvini: "Manovra? Paghino i banchieri, non gli operai"

Parte la 36esima edizione del raduno della Lega nella cittadina bergamasca. Tra gli ospiti stranieri i Patrioti d'Europa capitanati dal primo ministro ungherese Viktor Orban

di Redazione
Politica

Raduno della Lega a Pontida, da Vannacci a Orban: ospiti e interventi 

Via libera alla 36esima edizione del raduno leghista a Pontida, paesino della Bergamasca. Tanti gli ospiti stranieri, a partire dalle delegazioni di partiti europei che hanno accolto l'invito del segretario Matteo Salvini. Sono soprattutto i Patrioti d'Europa capitanati dal primo ministro ungherese Viktor Orban. Al debutto pure il generale Roberto Vannacci, dopo l'elezione al Parlamento europeo con i voti della Lega. Salvini, in camicia bianca e sguardo rivolto alle foto dei militanti morti, ha dato il via alla manifestazione. Tra le bandiere che sventolano, prevalgono quelle venete del Leone di San Marco, alcune asburgiche di militanti friulani e una gigante dei leghisti di Livorno. Sotto il palco anche un maxi striscione di leghisti lombardi, con una scritta riferita ai problemi giudiziari del Caputano: "Ha difeso i confini. Crema e Cremona uniti per Salvini" e la foto del leader. 

Orban a Pontida: "In Ungheria il numero dei migranti è zero. Noi non permettiamo che venga cambiata la nostra cultura, l'Ungheria è casa nostra"

"L'Ungheria da anni sta combattendo contro la sinistra internazionale. Noi difendiamo i confini, varcare un confine senza un permesso è un reato. In Ungheria il numero dei migranti è zero. Noi non permettiamo che venga cambiata la nostra cultura, l'Ungheria è casa nostra. Ma i burocrati di Bruxelles puniscono l'Ungheria, perchè noi non facciamo entrare i migranti illegali: è una vergogna, la vergogna di Bruxelles. Se continuano, trasporteremo i migranti da Budapest a Bruxelles e li deporremo davanti agli uffici di Bruxelles. Se vogliono i migrnati, che se li tengano". Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban, dal palco di Pontida, suscitando gli applausi del "pratone" che haanche intonato il coro col suo nome. 

"Bruxelles deve essere occupata. Non dobbiamo uscire dall’Europa, dobbiamo entrare con la forza. I burocrati di Bruxelles non servono gli interessi delle persone ma i propri interessi. Se andrà avanti così, sarà la rovina per l’intera Europa. Stiamo vivendo sull’oceano dell’egemonia della sinistra, ma l’Ungheria è un’isola particolare che sta combattendo contro la sinistra internazionale. Combattiamo con successo. L’Ungheria ha dimostrato che i patrioti possono governare il proprio Paese con successo, noi governiamo molto meglio della sinistra”. Così il premier ungherese, Viktor Orban, leader di Fidesz, intervenendo dal palco di Pontida. Come gruppo dei Patrioti “dobbiamo rafforzarci e andare avanti sulla strada dell’unificazione della destra europea. Non si può fermare. Al termine della lotta, saremo noi la forza politica maggiore di tutta l’Europa. Riprenderemo in mano la politica di Bruxelles e renderemo l’Europa di nuovo grande, forte, ricca, sicura e libera”, ha aggiunto

Salvini a Pontida: "Governo compatto" 

"Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini dal palco di Pontida a proposito delle misure previste dalla prossima legge di bilancio. Salvini ha aggiunto: "Il governo è compatto, è un governo di amici prima ancora di alleati, ovviamente ogni tanto discutiamo".  Qualora ci fosse un giudice che approvasse la condanna ai sei anni di carcere "io varcherei le porte di quel carcere a testa alta: processano una persona che ha fatto il suo dovere, non possono processare un intero popolo. Anzi non possono fermare la santa Alleanza dei popoli europei che oggi nasce da Pontida". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al raduno di Pontida. "Non sono assolutamente preoccupato - ha aggiunto - sono al massimo indignato, sorpreso da gente che tradisce che non ha onore da gente che scappa, io sono abituato a non dare la colpa a chi e' vicino a me. Io sono abituato ad assumermi la responsabilita'", ha concluso. 

Vannacci a Pontida: "La cittadinanza non si regala" 

"Tajani ha fatto una proposta e noi non siamo d'accordo, io non sono d'accordo. Io l'ho valutata attentamente e non sono d'accordo perché la cittadinanza non si vende, non si regala, non si svende, non si mette su un banchetto del mercato. La cittadinanza, eventualmente, la si guadagna. E siccome non c'è neanche la reciprocità a livello internazionale, con tutte queste nazioni che vorrebbero la cittadinanza italiana, oltre a essere la doppia cittadinanza, perché tutto gli stranieri che nascono in Italia hanno la cittadinanza dello ius sanguinis, quindi, non hanno bisogno di un'altra cittadinanza. Per quale motivo dovrei dare la doppia cittadinanza? Cos'è che spinge? Oltretutto a questi signori sono garantiti tutti i diritti tranne uno. Per quale motivo si vuole dare la cittadinanza a queste persone? Le uniche nazioni che hanno lo ius soli sono quelle che hanno basato la loro esistenza sull'immigrazione ovvero Stati Uniti, Canada, Brasile e l'Argentina". Così l'eurodeputato della Lega Roberto Vannacci a margine del raduno di Pontida. A chi gli chiedeva un commento sui cori e gli striscioni contro il vicepresidente Tajani fatti ieri dai giovani della Lega, Vannacci ha detto, "La volgarità non è mai benvenuta".

Open Arms, Vannacci: "Sicuro che sarà decretata l'innocenza di Salvini"

Difendere la patria "non è un reato, siamo tutti qui vicini a Salvini che ha difeso l'Italia. Grazie alle forze politiche che in parlamento lo hanno condannato a un processo, oggi siamo qui per difenderlo e so per certo che la magistratura decretera' la sua innocenza". Lo ha detto l'eurodeputato della Lega Roberto Vannacci intervenendo al raduno della Lega a Pontida. 

Autonomia, Calderoli: "Non capisco alleati sui Lep, ddl condiviso"

"Io capisco le opposizioni, capisco meno qualche alleato che ogni giorno dice che si deve riflettere e che bisogna aspettare i Lep" (Livelli essenziali di prestazione sull'autonomia differenziata, ndr. A ..". A dirlo, il ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli, dal palco del raduno leghista di Pontida alludendo (senza citarle) alle critiche e richieste di approfondimenti espresse da Forza Italia sulla riforma. Per Calderoli l'Autonomia va attuata perchè "lo dice la Costituzione, perchè a legge l'abbiamo votata tutti e perchè il programma elettorale aveva l'autonomia differenziata. Se non la facciamo, tradiamo il voto di chi ci ha mandato al governo", ha aggiunto. 

Autonomia, Fedriga a Pontida: "Nella legge non c'è nulla che spacca Italia"

"Noi siamo qui come regione autonoma per portare la nostra testimonianza. In mezzo al mare di menzogne sull'autonomia, che spacca il Paese, che è un dramma, noi testimoniamo che l'autonomia differenziata migliora i servizi dei cittadini e da risposte ai cittadini. Ho chiesto a tanti di dirmi dov'è anche solo una parola nel testo Calderoli che divide, spacca e distrugge l'Italia ma nessuno ha saputo rispondermi". L'ha detto dal palco di Pontida, il goveratore del Friuli Venezia Giulia, il leghista Massimiliano Fedriga parlando della riforma dell'autonomia differenziata. E sui rischi di disparità per le regioni del sud, ha aggiunto: "C'è chi racconta che il sud non è all'altezza. Alcune classi e alcui dirigenti non la vogliono perché non gli piace la responsabilità ma i cittadini la vogliono e devono ambire all'autonomia". 

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