Zaia: "Niente scambio premierato-autonomia. Prima i cittadini, poi il resto"
"Sono i pilastri fondamentali del nostro programma e non mantenerli vorrebbe dire non mantenere la parola coi cittadini"
Il governatore del Veneto Zaia: "Prima l'autonomia, poi il premierato"
Per il governatore del Veneto Luca Zaia la "madre di tutte di tutte le riforme" resta sempre l’autonomia anche se tra premierato e federalismo, osserva, "non c’è e non ci potrà essere uno scambio di prigionieri". Anzi, dice in un'intervista a La Stampa "tutte e due sono riforme importanti perché ridanno centralità al ruolo dei cittadini".
Ma prima l’autonomia o il premierato? "Se non ci fosse l’autonomia, io sarei comunque un sostenitore del premierato. Per due ragioni: la prima, perché si rende il cittadino attore-protagonista nella scelta della sua classe dirigente, in secondo luogo perché con l’elezione diretta il capo del governo acquisisce un mandato più forte, e uno standing più rappresentativo anche nei consessi internazionali dove rappresenta il Paese", dice a La Stampa.
Secondo Zaia, "probabilmente arriverà prima l’autonomia che ha già un percorso maturo, mentre per il premierato ci dobbiamo assoggettare ai tempi previsti per la modifica della Carta Costituzionale,masiva avanti". E se non arrivassero nessuna della due? "Non ho ragione di pensarlo. Sono impegn che ci siamo presi coi cittadini nel contratto di governo. Autonomia e premierato sono i pilastri fondamentali del nostro programma e non mantenerli vorrebbe dire non mantenere la parola coi cittadini" avvisa Zaia.