Zaia rompe il silenzio: "Il Veneto è della Lega. Nessuna lezione da chi sta in Parlamento da 30 anni"
FdI punta alla poltrona da governatore, Meloni ha detto che un loro candidato "va tenuto in considerazione"
Terzo mandato, Zaia: "Nessuna lezione da chi sta in Parlamento da 30 anni"
“Il blocco al terzo mandato è un’anomalia tutta nostra e che riguarda un centinaio di sindaci e alcuni governatori, compreso il sottoscritto. La motivazione è: così si evita che si creino dei centri di potere. Cosa che però non vale per esempio per deputati, senatori e ministri e tanti altri incarichi istituzionali. Trovo assurdo e inaccettabile che si utilizzi questa motivazione dei centri di potere, ma ancora peggio che tali osservazioni arrivino da gente che è 30 anni che sta in Parlamento”, ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia durante l’odierno punto stampa a Palazzo Balbi, a margine della presentazione delle attività del sistema sanitario veneto nel corso del 2024.
Veneto, la sfida Lega-FdI. Zaia esce allo scoperto sul terzo mandato
Il governo ha fatto la sua scelta, impugnando la legge della Campania contro il terzo mandato di Vincenzo De Luca del Pd ha di fatto chiuso anche le porte a Luca Zaia in Veneto. Una decisione che all'attuale governatore non sta bene e oggi romperà il lungo silenzio per ribadirlo in una conferenza stampa. Il concetto però è chiaro: "Il Veneto è della Lega", ma nel centrodestra su questo non c'è intesa. La premier Giorgia Meloni nei giorni scorsi, infatti, ha ribadito lo stop a qualsiasi ipotesi di terzo mandato e ha anche rivendicato apertamente, per il suo partito, un ruolo di primo piano nella scelta del prossimo candidato presidente in Veneto: "Fratelli d’Italia deve essere tenuto in considerazione", ha detto la presidente del consiglio.
Leggi anche: Ultimi sondaggi ed intenzioni di voto dei partiti
Il governatore ora - riporta La Repubblica - è a un passo dallo strappo a difesa del suo partito in Regione: se non ci saranno deroghe al terzo mandato o se il prossimo candidato governatore non sarà del Carroccio, la Lega veneta è pronta a correre da sola e lui sarà della partita. "Il segretario deve fare valere le nostre ragioni al tavolo del centrodestra", è il ragionamento - riporta La Repubblica - che si fa nel Nord-Est. E in vista del congresso nazionale in programma a marzo non è detto che a sorpresa, da questa area del Carroccio, non possa arrivare una sfida diretta alla leadership di Salvini.