Prevenzione e contrasto del bullismo: Uni al lavoro su un progetto di norma

Fino al 23 dicembre il progetto di norma sarà in inchiesta pubblica preliminare per raccogliere i contributi delle organizzazioni e realizzare un testo ancora più efficace

di redazione
Bullismo
Home

Prevenzione e contrasto del bullismo: Uni al lavoro su un progetto di norma

Le organizzazioni che operano nel settore non scolastico e che sono rivolte a un’utenza di minori e giovani adulti possono partecipare fino al 23 dicembre all’inchiesta pubblica preliminare per il progetto di norma UNI1614760 dedicato sul sistema di gestione per la prevenzione e il contrasto del bullismo nel settore non scolastico. La norma individua i principi e i criteri per la prevenzione e il contrasto del bullismo e il cyberbullismo in tutte le organizzazioni che operano nel settore non scolastico come ad esempio: strutture ludiche e sportive, centri estivi, colonie, comunità alloggio, case-famiglia, parrocchie, oratori, centri di formazione professionale, centri di accoglienza per minori non accompagnati, strutture detentive, ecc.

 
L'argomento oggetto del progetto di norma nasce dall'esperienza maturata con l'applicazione da parte del mercato della UNI/PdR 42:2018 Sistema di gestione per la prevenzione ed il contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Il progetto di norma non si si riferisce al settore scolastico, poiché a quest'ultimo si applicano le disposizioni cogenti adottate dal legislatore nazionale successivamente all'adozione della UNI/PdR 42:2018.

I vantaggi nell'adozione di una norma UNI per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo nel settore non scolastico

I benefici attesi dall'adozione di una norma UNI specifica per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo nel settore non scolastico sono molteplici. In primo luogo, si prevede un innalzamento degli standard di sicurezza e protezione nelle organizzazioni che operano con minori e giovani adulti, contribuendo alla creazione di ambienti più inclusivi e sicuri. In secondo luogo, la norma fornirà un quadro chiaro e uniforme, permettendo alle diverse strutture di adottare procedure consolidate per la prevenzione e la gestione degli episodi di bullismo, riducendo i rischi legali e reputazionali per le stesse organizzazioni. Inoltre, l'applicazione di buone pratiche potrà migliorare la qualità dell'interazione tra gli utenti, favorendo un clima di fiducia e rispetto reciproco. Infine, l'adozione della norma UNI favorirà una maggiore consapevolezza del fenomeno e una sensibilizzazione diffusa, contribuendo alla riduzione dei casi di bullismo e cyberbullismo e alla protezione dei soggetti più vulnerabili.

La giustificazione per adottare una Norma UNI dedicata alla prevenzione e al contrasto del bullismo e cyberbullismo nel settore non scolastico risiede nella necessità di colmare un vuoto normativo che non è coperto dalle disposizioni legislative e ministeriali, che si concentrano esclusivamente sul contesto scolastico. Le organizzazioni non scolastiche, come centri sportivi, comunità alloggio, parrocchie e strutture ricreative, sono altrettanto esposte a queste problematiche e necessitano di linee guida specifiche per garantire un ambiente sicuro per i minori e i giovani adulti. Adottare una norma UNI permetterebbe di fornire a tali organizzazioni strumenti concreti e validati per prevenire e gestire situazioni di bullismo e cyberbullismo, promuovendo così una cultura della sicurezza e del rispetto anche al di fuori del contesto scolastico, dove le normative statali non si applicano direttamente.

Maggiore e più variegata sarà la partecipazione delle organizzazioni ai lavori di elaborazione della norma, migliore sarà il documento finale e i risultati della sua applicazione, nell’interesse della popolazione più giovane, a volte debole e meno tutelata.

Tags:
bullismocyberbullismouni