AI - Opportunità, Rischi e Questioni Etiche. Canosa, Museo dei Vescovi

Al Museo dei Vescovi di Canosa di Puglia (Ba) il Futuro assume i riflessi moderni della tradizione e dell'intraprendenza più ambiziosa, trattando di Intelligenza Artificiale.

di Antonio V. Gelormini
PugliaItalia

Nel presidio che custodisce ed esalta il passato, con coraggiosi innesti di moderna creatività - il Museo dei Vescovi di Canosa di Puglia (Ba) - il futuro ha preso forma e suggestione, nell’incontro-confronto su “Intelligenza Artificiale - Opportunità, rischi e questioni etiche”, organizzato dal Centro Studi Tutela di Impresa e dal suo coordinatore Sabino Zaccaro.


 

Ad animare e rendere l’appuntamento molto interessante sono stati gli interventi di don Felice Bacco - Parroco Cattedrale San Sabino; Paolo Milone - Notaio; Patrizia Dibari - Esperta Legale; Annamaria Annicchiarico - Direttore Generale TECNOPOLIS. Moderati e stimolati da Antonio V. Gelormini - Capo Redattore Affaritaliani.it/Puglia.

Riflessioni e considerazioni hanno spaziato dalle esortazioni di Papa Francesco sull’Intelligenza Artificiale, durante l’ultimo G7 in Puglia a Borgo Egnazia, agli aspetti legali dello strumento informatico, nonché ai suoi riflessi nell’ambito tributario. Passando dalle analisi speculative sulla sua versione “Generativa”, fino ad approdare nell’articolato ventaglio delle tecnologie che la supportano, comprese le sue applicazioni ‘virtuose’ nell’ambito sanitario e della tutela della salute.


 

Il riferimento all’AI strumento ‘affascinante e tremendo’ - così definito dal Pontefice, tra i grandi della Terra - e il pericolo di una Cultura dell’Incontro messa in crisi dalla Cultura dello Scarto (come in Economia, secondo la Legge di Gresham, la moneta cattiva alla fine scaccia quella buona), ha dato modo a don Felice Bacco di soffermarsi sul fine - da non smarrire - di “Una costante dedizione al servizio dell’umanità, coltivando e custodendo il Creato, salvaguardando la dignità di ogni persona e perseguendo una pervicace fedeltà alle scelte etiche condivise”.


 

Mentre sullo sfondo di un quesito: “Se mai l’AI potrà vantare una coscienza”, l’analisi introspettiva del Notaio Paolo Milone è partita dall’intus legere (leggere in profondità) per chiedere all’AI di leggersi dentro. Compiendo un percorso di ricerca che ha attraversato le Agorà classiche, i Fori più illustri e i Consessi Legislativi Internazionali, per approfondire il rapporto tra AI, apprendimento, conoscenza e creatività; le relazioni tra AI, prestazione d’opera intellettuale e riflessi sull’attività giuridica; individuando, infine, “I Cinque Principi che l’Operatore di Diritto deve rispettare nell’utilizzo dell’AI nei sistemi giudiziari e negli ambiti connessi”. In pratica, attraverso rischi e opportunità, affrontando il rapporto tra Etica e Diritto nell’AI.


 

A Patrizia Dibari, Avvocato del Foro di Bari, Vice Procuratore Onorario presso la Procura della Repubblica di Bari, Socio fondatore del Centro Studi Tutela di Impresa e Professional Partner de “Il Sole 24 Ore”, il compito di mettere in evidenza la necessità dell’ispirazione etica nella produzione e formazione delle regole utili all’utilizzo e promozione dello straordinario strumento AI, per evitare un uso incontrollato del suo sviluppo.

“La potenza (forza) è nulla senza controllo”, da questo slogan che la Pirelli ha utilizzato (1994), insieme a una foto di Carl Lewis ai blocchi di partenza con un paio di scarpe rosse tacco 15 ai piedi, l’avvocato barese è partita per indicare l’equilibrio indispensabile al corretto e sostenibile uso dell’Intelligenza Artificiale.


 

Trattando, in particolare, influenze e applicazioni in campo fiscale e tributario. E comunque, senza mai tralasciare le peculiarità irripetibili di ogni individuo umano e di ogni situazione umana. Fornendo anche suggerimenti per far fronte alla manipolazione delle informazioni e al proliferare delle cosiddette fake-news. Raccomandando sempre un approccio pragmatico e ambizioso, che non trascuri la tutela della dignità delle persone, garantendo le uguaglianze e la riduzione dei divari sociali.


 

Una esposizione dettagliata che ha avuto come sigillo finale un interessante e sorprendente video ‘autocritico’ di Elon Musk e la presentazione di una originalissima foto di auto-rappresentazione prodotta dall’Intelligenza Artificiale.


 

Dall’Osservatorio privilegiato di TECNOPOLIS Parco Scientifico e Tecnologico dell’Università di Bari “A. Moro” - Valenzano (Ba), Annamaria Annicchiarico - Esperta di Management di Progetti Complessi, Cooperazione Internazionale e Formazione, ha centrato il suo intervento sugli impieghi dell’AI nei vari processi industriali e di servizio, nelle diverse applicazioni scientifiche e nella presentazione in dettaglio concreto di casi di utilizzo in Tecnopolis.

Evidenziando, tra l’altro, come: “L’Unione Europea abbia svolto un ruolo pionieristico nel campo della normativa sull’Intelligenza Artificiale: in anticipo rispetto alla risoluzione delle Nazioni Unite, approvando al Parlamento Europeo, lo scorso 13 marzo, il primo regolamento al mondo in merito, conosciuto come AI Act”.


 

“Tale regolamento - ha aggiunto Annicchiarico - introduce una classificazione dei sistemi di IA in base al loro livello di rischio, con particolare attenzione ai sistemi ad alto rischio che potrebbero avere un impatto significativo sulla salute, la sicurezza, i diritti fondamentali, l’ambiente e la democrazia. Il regolamento vieta l’uso di sistemi di IA considerati inaccettabili, come quelli per la sorveglianza di massa o basati su caratteristiche sensibili per la categorizzazione biometrica”.

A tal proposito, è stato interessante constatare la trentennale esperienza nelle terapie mediche di disintossicazione da inquinanti ambientali e la presenza presso il Dipartimento Salute del PST dell’Università di Bari di un settore Ambiente-Salute, la cui attività è quella di integrare i dati della salute umana con i rilevamenti ambientali, in modo specifico sui metalli pesanti.

(gelormini@gmail.com)

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