'Ancora di salvezza' l'esordio letterario di Benedetta Gelormini
'Ancora di salvezza' - Edizioni Radici Future: il lavoro d'esordio letterario di Benedetta Gelormini, in presentazione a Lungomare di Libri e Il Libro Possibile
Una gentile alchimia di componenti magiche che si dispiega per contrastare il grigiore di una malattia importante.
Benedetta Gelormini e il suo primo libro: “Ancora di salvezza”. Benedetta ha i capelli neri e ricci e gli occhi morbidi che non si staccano dai tuoi. Ha subito il primo intervento per una malattia neurologica-oncologica a 4 anni, e a 5 un altro.
Ha fatto per un anno la chemio a 10 anni dopo la Prima Comunione, e poi alcuni mesi di radio-terapia prima dell’esame di terza media. Doveva studiare, affrontare la malattia, farcela.
Quando scrivi che provi? Le abbiamo chiesto in occasione del suo esordio letterario a Bari in occasione di 'Lungomare di Libri' e a Polignano a Mare per 'Il Libro Possibile': “Sento un senso di libertà. Scrivo ed entro in un mondo parallelo e mi sento leggera”.
Stai per presentare il tuo libro davanti a tante persone, cosa pensi di dire? “Racconterò la mia esperienza senza sottolinearla troppo, parlerò in linee generali perché non voglio pensino che lo faccia per esibirmi, per la foto in copertina, per narcisismo”.
Prima dell’intervento chiedeva al papà le patatine o un cucchiaino di caffè, dopo… c’è stata la mancanza di equilibrio, la ricostruzione della memoria, mentre Benny guardava “Ballando con le Stelle” e re-imparava a stare in piedi.
Parla della madre, del padre, del fratello Eduardo ed anche di un suo amico, che l’ha sempre accolta come una sorellina. Poi ci sono i nonni. Tutta una famiglia che l’ha sorretta ed aiutata sempre.
Non desidera la fama, ma solo di essere ascoltata, riconosciuta e casomai pubblicare il suo libro in Germania, dove c’è un amico del cuore che le fa illuminare il viso, e la fa diventare ancora più bella.
Il suo libro non è la somma ordinata di avvenimenti passati, ma un fluido sovrapporsi di speranze e ricordi intrecciati a eventi oggettivi, in cui il tempo diventa la materia prima delle ambizioni di realizzazione di questa giovane donna, che ha solo incominciato a raccontare la sua vita.